Mercoledi, 25/07/2012 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il 25 luglio 2012 si festeggia il Sahrawi Day, la giornata nazionale dedicata alla solidarietà con il popolo del Sahara Occidentale in occasione delle vacanze estive in Italia dei bambini sahrawi, provenienti dai campi profughi in Algeria. Sono infatti oltre trecento i bambini e i loro accompagnatori sahrawi che partecipano al programma promosso dall’ANSPS “Bambini sahrawi –
Ambasciatori di pace” in partnership con le autorità sahrawi, la rappresentanza del Fronte Polisario in Italia e oltre 50 tra Comuni, Pubbliche Assistenze, Associazioni e Comitati che ospitano i bambini in diverse regioni italiane.
Da anni i bambini sahrawi, che sono nati in esilio e non hanno mai potuto vedere la loro patria, sono testimoni della condizione del proprio popolo, e sono portatori di una richiesta ben precisa: che sia messa fine all’occupazione marocchina che dura dal 1975 e sia data la possibilità di esercitare il diritto all’autodeterminazione, come stabilito dalle Nazioni Unite.
Il Sahrawi Day sarà il momento di incontro e di scambio tra i bambini sahrawi e le istituzioni e la società civile italiane. I bambini consegneranno il proprio messaggio, e riceveranno gesti e impegni di solidarietà.
Ogni gruppo di accoglienza organizza a questo scopo iniziative locali, soprattutto nelle sedi istituzionali, sotto il comune denominatore del Messaggio di pace.
Tale Messaggio portato dai bambini sahrawi “Ambasciatori di pace” rispecchia la natura pacifica del popolo sahrawi, vittima dell’aggressione marocchina e dell’esilio cui le famiglie dei bambini sono state costrette; è un appello alla comunità internazionale perché garantisca la protezione dei diritti umani nei Territori del Sahara Occidentale occupati dal Marocco con la consapevolezza che l’autodeterminazione è l’unica soluzione di pace.
La giornata del 26 luglio è anche l’occasione per festeggiare la liberazione di Rossella Urru, cooperante del CISP, e dei due spagnoli, Ainhoa Fernández de Rincón ed Enric Gonyalons avvenuta lo scorso 18 luglio in Mali. I tre giovani erano stati rapiti nei campi profughi sahrawi in Algeria nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso, dal gruppo terrorista Movimento per l’Unità e la Jihad nell’Africa Occidentale (MUJAO), e sono ora finalmente tornati in patria, circondati dall’affetto delle famiglie e dal movimento di solidarietà.
Il Sahrawi Day è quindi una giornata caratterizzata da una doppia festa, in cui rimane un unico messaggio di libertà, pace e speranza per il popolo sahrawi e per i popoli di tutto il Maghreb.
Per maggiori informazioni:
Cell.328.63 92 643
Mail: accoglienza.ansps@gmail.com
Facebook: “Nazionale Sahrawi”;
“Ansps – solidarietà sahrawi”
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