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Sabrina Remorgida , dall’anoressia al Body Building - di Rosa Cosco

Sabrina Remorgida , dall’anoressia al Body Building - di Rosa Cosco

Intervista alla campionessa mondiale Wabba 2009, categoria Shape

Domenica, 24/01/2010 - Un’immagine corporea distorta: il terrore di “sentirsi grassi”! L’appetito un giorno, improvvisamente, può venire meno. L’appetito, giorno dopo giorno, volontariamente, può scomparire. Un salto mortale per un disordine alimentare irreversibile. E poi un piatto appetitoso quanto basta per ripartire. È una pietanza succulenta (atta a “costruire” ed edificare il proprio corpo) di nome Body building. Una nuova energia, un nuovo modo di essere magre nella bellezza.

Ha vinto, sabato sette novembre duemilanove, il Campionato Mondiale Wabba (categoria Shape) svoltosi, in Ungheria, a Budapest. Ha vinto, in nome della Vita, la sfida più importante.

La campionessa in questione è la calabrese Sabrina Remorgida. Una giovanissima atleta, originaria di Soveria Simeri, paesino dell’hinterland catanzarese, noto per la produzione di vetro soffiato e da oggi anche per il Body building in rosa.

Ma prima di puntare i riflettori sulla Campionessa, ecco una provocazione. Un cruccio, almeno uno, si fa innanzi. Scarsa visibilità e disinformazione esponenziale. Intorno al Body building, specie quello femminile, troviamo un alone quanto mai sbiadito. Nei tempi degli innumerevoli “cresciuti davanti allo schermo”, magari se Sabrina avesse deciso anzitempo di partecipare a una delle edizioni, diciamolo pure (e giusto a titolo esemplificativo), del Gf (“Grande fratello”), senza dubbio, avrebbe meno difficoltà ad essere riconosciuta come la Campionessa Mondiale Wabba 2009. Si tratta, che dire, di un’ipotesi. Solo un’ipotesi! Un’ipotesi, a nostro malgrado, fin troppe volte avvalorata da assurde logiche mediatiche. Voliamo alto, però. Vogliamo pensare che nel 2009 abitare in una piccola realtà calabrese ed essere donna non si presti ancora al “circolo vizioso” dei cosiddetti punti di debolezza meglio etichettati come “arretratezza”.

Allora, incontriamo Sabrina.



Come si diventa Campionessa Mondiale Wabba?

Tanto impegno, limitazioni alimentari e allenamenti estenuanti. Quando ho iniziato ad allenarmi in palestra, pesavo intorno ai 50/55 kg su un’altezza di circa 1,75, pensando erroneamente che magrezza fosse sinonimo di “bello”. Stavo arrecando – spiega Sabrina- solamente danni al mio corpo, sia esteticamente (perché non avevo alcuna linea e forma) che internamente (con valori bassissimi). Ma dopo poco tempo, le cose sono cambiate. Sono stata istruita, dal mio preparatore atletico Piero Caiola (oggi anche mia dolce metà), sull’alimentazione corretta e sull’allenamento fatto su misura per me. Ho visto, così, passo passo, il mio corpo cambiare. Una piacevole metamorfosi che mi ha permesso di stare bene con me stessa e con gli altri, ma soprattutto di avere forme del corpo più gradevoli.



Quali sono, ad oggi, i tuoi “allori”?

Ho esordito nel 2007, conquistando il 2° posto al Grand Prix Città di Lamezia Terme WABBA-CSEN categoria Fashion. Nello stesso anno ho conquistato un brillante 1° posto ai Campionati Italiani, che si sono svolti a Catania (categoria Fashion). Nel 2008 ho debuttato nella categoria SHAPE, classificandomi al 1° posto al Grand Prix Città di Lamezia Terme. Ho conquistato pure un contestato 2° posto agli Italiani svoltisi a Verona e, prima dell’ultimo prestigioso risultato firmato Budapest, ho vinto i Campionati Europei che si sono tenuti in Portogallo.



Cosa dice Sabrina Remorgida a chi le chiede consigli?

Innanzi tutto corretta alimentazione, in prevalenza verdura/frutta e pesce, ed esercizio fisico costante, “conditi” di tanta passione: questi – ha detto la body builder di Soveria Simeri (CZ) -, i miei più ricorrenti suggerimenti. È giunto – aggiunge di seguito- il momento di sfatare il luogo comune, oramai radicato all’interno delle palestra, che la donna che si allena diventa troppo muscolo e perde pertanto la propria femminilità….



Arrivare ad avere un fisico scolpito, mantenendo la propria femminilità ed eleganza si può: Sabrina Remorgida lo ha dimostrato. Guardandola, difatti, i sogni si fanno realtà. Ascoltandola, ci si rende conto che la tenacia e i duri sacrifici premiano (in qualche modo) sempre. Fotografandola, appuri che è diventata storia. Una pagina (per molti ancora da leggersi!) nella storia, europea e mondiale, del Body building e Fitness. Una pagina indelebile per tutta la comunità di Soveria Simeri che l’ha vista crescere. Vanto e orgoglio della sua meravigliosa famiglia: di papà Rino, di mamma Annamaria, della sorella Tiziana e del fratello Francesco.

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