Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006
Dopo quasi due anni si conclude nei prossimi giorni a Milano, con un Convegno di disseminazione dei risultati, il Progetto “Artemisia. Rete di imprenditrici artigiane per la parità”, presentato da Confartigianato Donne Impresa a valere sui fondi della Legge n.125/91.
Il progetto è nato in relazione sia della constatazione di una carenza delle donne ai vertici delle organizzazioni imprenditoriali e della quasi assenza di modelli, strumenti e percorsi di valorizzazione delle competenze femminili nel mondo associativo.
Nell'ambito del “sistema Confartigianato”, che attualmente associa 520 mila imprese, le aziende condotte da donne sono 80.000, rappresentando circa il 15,5% delle imprese associate. Per contro, la presenza nei vertici di governo dell' Organizzazione è quanto mai esigua e comunque speculare a quanto accade in politica dove la presenza femminile nelle istituzioni appare ancora generalmente poco consistenti con differenze notevoli tra contesti geografici ed istituzionali, fra Centro Nord e Centro Sud, nonché fra governi locali ed assemblee nazionali.
Spesso si è parlato di una sorta di indecisione, quasi di ritrosia delle donne ad impegnarsi nell’arena della politica e della rappresentanza: tesi ripresa in tempi recentissimi dal premier Berlusconi che non ha mancato di sottolineare la difficoltà di far entrare nelle liste della Casa delle Libertà donne preparate ma indecise in quanto impegnate sul fronte della famiglia.
Per contro da una indagine condotta attraverso Artemisia, nell’universo associativo di Confartigianato, è invece risultato che il 55,2% considera la possibilità di impegnarsi nel campo della rappresentanza una opportunità importante ed il 30% una maniera per bilanciare il peso evidente, a livello decisionale e gestionale, della presenza maschile ai vertici delle organizzazioni. L’impegno e la costanza dimostrato dalle partecipanti al progetto dimostrano l’importanza di percorsi di formazione che possano offrire strumenti per misurare ed enfatizzare le proprie capacità di cimentarsi in un campo che è da sempre dominato da modelli al maschile, portando nella rappresentanza non solo le richieste dell’universo femminile ma tracciando anche un nuovo modello di rappresentanza .
Le donne sono pronte ad entrare nell’arena politica: ma il punto di snodo resta sempre quello dello spazio che la società vuole dare alla rappresentanza al femminile.
(23 aprile 2006)
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