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Rossana Zambelli. Giovani e donne garanzia di innovazione

Rossana Zambelli. Giovani e donne garanzia di innovazione

CIA/Donne in Campo. SPECIALE EXPO 2015 - La direttrice CIA Rossana Zambelli. 'Il segreto del successo delle donne? Reagiscono meglio alla crisi e non si deprimono'

Redazione Mercoledi, 01/07/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2015

ROSSANA ZAMBELLI, direttrice di Cia, quali sono le caratteristiche femminili in agricoltura che apprezza maggiormente?

Nel nostro Paese un’azienda agricola su tre è condotta da una donna. Questo dato è in constante crescita da circa 20 anni e non mi sorprende, perché si sviluppa in un contesto sociale che sta mutando. Tanto in Italia quanto in Europa. In agricoltura il pragmatismo femminile rappresenta una caratteristica decisiva che apprezzo molto. Del resto, la velocità di pensiero e decisionale sono doti innate che la donna ha costruito portando avanti, quotidianamente e nei secoli, molteplici attività. Mi riferisco non solo alla gestione e la crescita della famiglia, ma anche agli aspetti legati alla produttività.



Come è cambiato il ruolo delle donne in Cia e nell'agricoltura negli ultimi decenni?

Molto. Questo è oggettivo, è scritto nella storia. Il cambiamento in Cia è coerente con quanto sta avvenendo a livello di rappresentanza politica, oltre che nei gruppi dirigenti più in generale. Fino agli anni ’80 l’attività politica e sindacale esprimeva sostanzialmente leader di sesso maschile, oggi non è così. In Cia la presenza di dirigenti donne è ampia. In agricoltura il discorso è diverso, all’interno dell’azienda agricola, in particolare quella “familiare” la donna è sempre stata leader “ombra” dell’attività, ma da 20/30 anni a questa parte si è affermata alla luce del sole, mostrando una grande capacità nella gestione commerciale e di fidelizzazione presso i consumatori-clienti.



Qual è il valore aggiunto che le donne portano, come agricoltrici e come dirigenti, nel mondo dell'agricoltura?

Un recente studio del Censis, realizzato con la nostra collaborazione, ha evidenziato che due aziende di identiche caratteristiche realizzano fatturati diversi in base al sesso e l’età del titolare che la conduce: giovani e donne garantiscono performance di fatturato più elevate. Il valore aggiunto sta lì. La donna è tendenzialmente innovatrice, riesce a mettere a frutto la sua particolare sensibilità sulle questioni che si trova ad affrontare. Fondamentalmente reagisce in modo più costruttivo e veemente alle crisi e alle difficoltà, insomma si deprime difficilmente.



Ritiene che la presenza delle donne negli organismi dirigenti sia numericamente adeguata?

Le dirigenti della Cia hanno meritato il ruolo sul campo, nessuno ha regalato loro posizioni di vertice. Al contrario, in un contesto “dominato” da uomini per decenni, le donne hanno sempre dovuto dimostrare quel qualcosa in più. Ad onore del vero, mi piace sottolineare anche come la nostra associazione “Donne in Campo” da sempre, abbia riscosso il sostegno e l’apprezzamento di tutti i dirigenti uomini della nostra organizzazione, anzi gli stessi si sono sempre adoperati perché quella realtà associativa crescesse, in uno spirito di totale collaborazione. In fondo, come è giusto che sia.

 

I NUMERI DELLE DONNE IN AGRICOLTURA

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