PRC - Candidata per le Europee nella Circoscrizione Centro
Giovedi, 14/05/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2009
Rosa RINALDI
Nasco a Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia il 4 gennaio 1955, e, come tanti meridionali della mia generazione, seguendo gli spostamenti della mia famiglia, mi trasferisco prima a Roma, dove faccio le elementari e le medie, e poi al nord, dove mio padre è stato operaio dell’Alfa Romeo di Arese sino alla pensione.
Sono anni di grosso fermento nel nostro Paese, e decido che anche io voglio dare il mio contributo…
A 19 anni mi iscrivo al PCI (ho scelto presto da che parte stare) e inizio così un lungo percorso di battaglie politiche e sociali che non si è mai interrotto sino ad oggi.
Nella seconda metà degli anni ’70 presiedo il comitato di gestione del primo consultorio famigliare di Desio-Nova-Muggiò, istituito per monitorare la popolazione, in particolare quella femminile, sugli effetti della contaminazione da diossina a seguito del drammatico evento dell’Icmesa di Seveso.
E’ in questa esperienza che incontro e abbraccio la causa del movimento femminista.
Con l’UDI (Unione Donne Italiane), organizziamo importanti campagne di prevenzione per la salute delle donne e, attraverso la loro partecipazione diretta, la diffusione sul territorio dei servizi di prevenzione, per una maternità libera e consapevole.
Negli anni ‘80 vengo nominata responsabile femminile del PCI in un’importante zona dell’hinterland milanese e vengo eletta rappresentante sindacale della CGIL alla provincia di Milano. È qui che, attraverso la contrattazione, firmo importanti accordi per progetti di azioni positive in favore delle donne e viene costituita la commissione Pari Opportunità.
È la prima esperienza a livello nazionale che riguardi una pubblica amministrazione e che mi vedrà impegnata su tutto il territorio nazionale per la sua diffusione.
Dal 1987 al 1990 vengo eletta Segretario Generale della CGIL funzione pubblica di Monza e Milano; sempre nello stesso anno sono tra le fondatrici di “Essere Sindacato” ed entro nel Direttivo Nazionale e nella segreteria nazionale della CGIL Funzione Pubblica.
Nel 1993, finita la stagione del PCI, mi iscrivo con Bertinotti e un folto gruppo di compagni, a Rifondazione Comunista. Nel 2000 entro a far parte della Direzione Nazionale della Fiom.
Nel luglio del 2003 vengo eletta Vice-Presidente della Provincia di Roma con deleghe alla formazione professionale, alle politiche giovanili e alla tutela ambientale.
Ho fatto parte dell’ultimo Governo Prodi, con l’incarico di Sottosegretario al Lavoro.
Ho due figli ormai grandi, Susanna e Diego, sono nonna della splendida Giulia, e sposata con Sergio Brenna, urbanista, che condivide i miei ideali e il mio impegno.
PROGRAMMA ELETTORALE
Per la mia storia personale e il mio impegno nel sindacato e in politica oggi è fondamentale rimettere al centro dell’attenzione il lavoro, i giovani e le donne.
Perché la realtà ci consegna una durezza delle discriminazioni che trent’anni di politiche di parità non sono riuscite a sconfiggere.
Perché c’è un debolezza nella contrattazione e nella rappresentanza di genere sui luoghi di lavoro come nei ruoli dirigenti.
Perché la maternità continua a fare la differenza e a discriminare nel lavoro e nelle professioni.
Perché le molestie e le persecuzioni sessuali sono ancora uno dei maggiori fattori di rischio cui le donne vanno incontro nella loro vita lavorativa.
Il diritto alla maternità e all’autodeterminazione oggi va ripreso per far valere le ragioni delle nostre differenze senza ogni discriminazione nel lavoro, nella società, nella politica, nelle istituzioni, insomma in ogni luogo in cui si produce rappresentanza.
È ora di cambiare! Pace, disarmi, democrazia, lavoro, ambiente, diritti civili, diritti sociali….
Dall’Europa della moneta all’Europa dei popoli europei.
Propongo un Patto europeo che, promuovendo la piena occupazione e la convergenza dei salari dei lavoratori europei, sia contro le differenze di retribuzione per lo stesso lavoro nei diversi paesi e tra uomini e donne.
Salario minimo e orario definito a livello europeo
Aiuti economici alle imprese vincolati al mantenimento dell’occupazione
Tutelare il libero accesso al sapere, il diritto alla formazione come diritto fondamentale per una Società della Conoscenza.
Formazione, ricerca, innovazione come frontiera della società europea! Per la fondazione della Cittadinanza Europea.
Sapere e apprendimento come risorsa sociale e civile per contrastare la mercificazione e la privatizzazione della scuola, dell’università e della ricerca.
Per un’Europa laica e contro ogni forma di discriminazione di sesso, di razza, di religione, di età, di orientamento sessuale e di genere, contro ogni forma di omofobia: cittadine e cittadini con pari diritti e pari doveri.
Giovani protagonisti della nuova Europa, estendendo i programmi Erasmus anche alla formazione di giovani lavoratori e lavoratrici, con il potenziamento delle borse di studio ed altre forme di reddito, favorendo la mobilità all’interno dell’Unione e la creatività scientifica e artistica.
Promuovere forme di sostegno alle associazioni e alle aggregazioni dei giovani nel campo della cultura, dell’arte, dello spettacolo anche attraverso la costituzione di una carta europea di diritto alla creatività espressiva, utile al sostegno anche economico del lavoro in questi campi.
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