Venti di pace - Nancy Pelosi e Margaret Mary Beckett, due donne in prima piano sulla scena internazionale
Bertani Graziella Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2007
Non è sembrato insolito ma ancor più interessante vedere di recente due donne protagoniste della scena internazionale? La prima, Nancy Pelosi, dal 2007 “Speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti “ (prima donna ad occupare questa posizione) che alla testa di una delegazione di 27 tra parlamentari e altri rappresentanti americani, dopo essere stata in Israele e in Libano, è andata in Cisgiordania e a Ramallah è stata ricevuta dal Presidente Palestinese Abu Mazen e in Siria. Ed è chiaro non solo che ha dato un forte segnale di discontinuità con quanto sostenuto dal Presidente Bush ma è anche altrettanto chiaro che ha parlato di Pace e anche di lotta al terrorismo in quel focolaio a noi geograficamente così vicino che è il Medio Oriente. Che segnali possiamo cogliere con questa mossa? Innanzitutto che c’è una grande parte dei cittadini degli Stati Uniti rappresentati dalla terza carica dello Stato che non condivide la scelta della guerra in Iraq, che vuole che si realizzi la pace tra Israele e Palestina e che è fermamente convinta della positività dell’incontro della trattativa, del negoziato contrapposto alla guerra. Alcune malelingue sostengono che a Nancy Pelosi non piaccia Hillary Clinton e che con questa sua sovraesposizione voglia far prevalere la scelta su un altro candidato. Come al solito una certa cultura che vuole vedere la contrapposizione sempre e ovunque per potersene avvantaggiare avanza l’ipotesi che questa sua sovraesposizione voglia indebolire la candidatura di Hillary Clinton… Ma noi sappiano che non è così. Anzi siamo convinte che questo viaggio sia stato pensato ed organizzato solamente per il bene di quel grande paese che è gli Stati Uniti d’America
Anche Nancy Pelosi, nata D’Alessandro da genitori italoamericani prima dell’elezione alla terza carica dello Stato per noi ancora semisconosciuta, è una donna di grande passione ed esperienza politica. Circa le sue posizioni: favorevole al finanziamento statale federale delle strutture abortiste, sostenitrice dello sviluppo di nuove tecnologie per ridurre la dipendenza dal petrolio e gli effetti negativi sull’atmosfera, sostenitrice del forte controllo governativo sull’industria dell’assistenza sanitaria, sostenitrice del finanziamento federale dei programmi governativi con aumenti di tasse quando necessario, sostenitrice di molti progetti per l’incremento dell’assistenza ai poveri e agli svantaggiati, favorevole all’aumento del salario minimo, sostenitrice di ogni tipo di libertà di parola, lo è ancora di più della separazione tra Stato e Chiesa. E’ ovvio che se nessuno è perfetto ma la percezione è che gli elementi positivi superino alla grande quelli negativi.
L’altra figura femminile alla ribalta in questi giorni è Margaret Mary Beckett, prima donna assoluta ad occupare il posto di Segretario di Stato per gli Affari Esteri del Governo Blair. Nominata nel maggio 2006, anche lei è di grande esperienza. Già Segretaria di Stato all’Ambiente, Alimentazione ( che include agricoltura, orticoltura e pesca) e Politiche Agricole, è ingegnere metallurgico laureata a Manchester. All’epoca del Governo Ombra è stata Ministro per la previdenza sociale, primo segretario al tesoro e presidente della Camera dei Comuni. Quando i laburisti vinsero nuovamente le elezioni nel 1977 dopo un periodo di ministero nel 1998 venne eletta presidente della Camera dei Comuni. Accanto a Tony Blair nella felicemente risolta questione del rilascio dei prigionieri della Marina britannica da parte dell’Iran ci offre una fiduciosa immagine di intrapresa di nuovo corso nella relazioni internazionali del Regno Unito. Infatti è lei che pronuncia le parole di non incremento del numero del contingente in Iraq.
(22 maggio 2007)
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