Lunedi, 26/05/2014 - Il clima è festoso e le delegazioni in rappresentanza delle centinaia di scuole (43 sono state selezionate per la premiazione finale) che hanno partecipato sono arrivate da tutta Italia. Le oltre 700 presenze - tra scolaresche e docenti o dirigenti - hanno costretto le organizzatrici a fare tre turni perché l'Aula Magna del Rettorato dell'Università RomaTre non avrebbe avuto la capienza per ospitarli tutti insieme.
La prof. Francesca Brezzi, in rappresentanza di RomaTre e di GIO, ha presentato l'iniziativa, SULLE VIE DELLA PARITA', il concorso che è stato ideato dal gruppo che insieme a Maria Pia Ercolini Da anni lavora a Toponomastica Femminile. Il concorso é stato indetto in collaborazione con (FNISM) e insieme al gruppo che si è coagulato intorno alla sua iniziale idea: dare rilevo, mediante una ricerca accurata comune per comune, delle poche strade intitolate alle donne. In pochi anni il progetto si è espanso toccando i territori più remoti della penisola. 'E' l'avvio di un percorso - ha detto Brezzi - che si colloca nell'ambito di una continua ricerca di una genealogia femminile che é particolarmente importante anche per i giovani. Altro aspetto importante é la relazione tra generi e generazioni".
La cerimonia di premiazione, lunedì 26 maggio, è avvenuta a Roma alla presenza della Regione Lazio, rappresentata dalla consigliera regionale Marta Bonafoni, che ha sottolineato ceome eventi come questo "contribuiscano in modo importante a costruire un'identitá di genere che non é residuale" e del Consiglio Comunale di Roma Capitale, con l'Assessora Alessandra Cattoi , che ha confessato di aver conosciuto il tema della toponomastica femminile grazie al progetto specifico, cosa che l'ha sollecitata a fare una ricognizione su quali e quante realtá siano intestate a donne e ha rilevato - ad esempio - che c'é una sola biblioteca comunale ad una donna, Elsa Morante, ma - ha dichiarato - "non puó bastare" ed ha assunto l'impegno di riservare maggiore attenzione al tema anche attraverso la Commissione Toponomastica di Roma Capitale". La consigliera Maria Gemma Azuni, sottolineando l'importanza del lavoro fatto dalle insegnanti, ha spiegato il perché della adesione di Roma Capitale al progetto, ricordando anche la mozione da lei presentata per intestare una strada a Miriam Mafai. "La Commissione femminile di Roma Capitale é molto importante anche perché oggi in Consiglio comunale sono state elette 15 donne e le sensibilitá di cui sono portatrici hanno la possibilitá affermarsi", sollecitando anche l'aiuto e la collaborazione tra cittadni/e e istituzioni perché il lavoro di sensibilizzazione deve essere costante.
Il progetto di Toponomastica femminile è stato presentato da Maria Pia Ercolini, che ha detto: "al nostro posto, qui alla presidenza, dovreste esserci voi - ha detto rivolgendosi alla affollata platea piena di giovani- perché solo se si stringono forti alleanze soprattutto con i giovani e con le scuole si possono modificare gli sguardi sulla realtá e quindi si puó cambiare la societá e demolire stereotipi vecchi e sbagliati". "La scuola é il luogo in cui si formano donne e uomini e nella scuola si acquisiscono chiavi di lettura e nel mondo odierno non si possono piú accettare insegnamenti neutri" ha precisato Gigliola Corduas, che ha collaborato intensamnte all'organizzazione con la FSINM.
La premiazione è stata aperta da Mauro Zennaro (Docente e Consigliere AIAP Lazio) con i riconoscimenti e i premi conferiti ai/agli studenti e studentesse dell'Universitá La Sapienza di Roma, che hanno partecipato con dei lavori particolari che hanno realizzato studi molto particolari di grafica, comunicazione e design. In particolare segnaliamo che il primo premio di questa sezione se lo é aggiudicato un gruppo che ha fatto un lavoro su Noi Donne degli anni Quaranta.: sono Sara Difrancescantonio, Giulia Antonicelli e Federica De Geronimo le tre studentesse della facoltà di Design della Comunicazione dell'Università la Sapienza che hanno realizzato un lavoro grafico sul prime edizioni di NOIDONNE, quelle del periodo della Resistenza negli anni 1944-1945.
"Quando si investe sulle donne si aprono nuovi spazi e speranze" ha detto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli intervenendo per salutare le scolaresche arrivate da tutta Italia, che ha sottolineato anche "la tenacia che ha permesso di arrivare al risultato del progetto e del Premio".
Il Comune di Massa - proprio in seguito allo stimolo che questa iniziativa ha prodotto - ha annunciato che realizzerá una App che illustri la vita delle persone alle quali sono intestate le strade. Ció a conferma delle contaminazioni positive - e assai concrete - che SULLE VIE DELLA PARITÁ ha giá prodotto oltre, come é ovvio, lo stimolo ad osservare le cittá con una specifica attenzione al genere.
Ci fa particolarmente piacere segnalare uno dei lavori presentato dall'Istituto comprensivo Enrico Fermi di Cervino (Caserta), che ha realizzato una ricerca dal titolo 'Dalla terra al cielo: sulle vie del progresso' perché hanno osservato che "le strade sono intestate a figure mitologiche o religiose " ci ha spiegato l'effervescente professoressaAnna Crisci che ha accompagnato a Roma le studentesse che hanno lavorato al progetto "ma mancavano le vie del progresso e la figura di Giuliana Dal Pozzo ci é sembrato che fosse adatta perché ha contribuito concretamente ad aiutare le donne vittime di violenza fondando il Telefono Rosa oltre che dirigere Noi Donne" e hanno fatto di piú intestando a Giuliana la biblioteca della scuola.
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