La mostra "Cammino artistico per un palcoscenico immaginario", organizzata da "Movimento Artisti Arte per", è visitabile fino all’8 marzo
Mercoledi, 22/02/2012 - Scarpe d'artista, legate l'una all'altra, per esprimere come ciascuna è parte della medesima tessitura. Un omaggio alla gente di teatro che viaggia in continuazione per portare nelle grandi città come nei piccoli centri di provincia un momento di evasione, di bellezza, di emozione. È questo il senso della mostra "Cammino artistico per un palcoscenico immaginario", organizzata dal "Movimento Artisti Arte per", iniziativa che si colloca a metà tra Teatro ed Arte. Dai coturni dell’antica Grecia (Simona Sarti) alle grandi scarpe dei pagliacci (Giovanna Gandini) fino alle scarpette da danza (Elisabetta Piu). Ironiche le scarpe “modello Calvario” di Maria Luisa Ricciuti, più drammatiche sia le opere di Eleonora del Brocco e Stefania Di Lino, scarpe di migranti perdute e riportate dal mare, sia quelle delle donne vittime di violenza intitolate “Forse …” (Carla Cantatore), nella foto. Poi, ancora, stivali per la lunga strada da un teatro all’altro (Venera Finocchiaro).
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