Roma, NO alle pubblicità lesive della dignità della donna
Il Consiglio Comunale di Roma ha deliberato all’unanimità la moratoria per le concessioni di spazi comunali per pubblicità lesiva dell’immagine e della dignità della donna
Accogliendo un suggerimento del coordinamento UDI (Unione Donne in Italia), delle UDI Romane Monteverde e “La Goccia” e con la condivisione delle associazioni impegnate nella tutela delle donne, la Presidente della Commissione delle Elette On. Monica Cirinnà, la vicepresidente On. Gemma Azuni e l’On. Lavinia Mennuni, Delegata del Sindaco per le pari opportunità, hanno presentato oggi una proposta che ha accolto quanto chiesto nell’ambito della risoluzione Comunitaria n. 2038 (3 settembre 2008) del Parlamento Europeo, sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini. La risoluzione indica “come inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile” e sprona gli stati membri ad adeguare decretazioni e leggi a tutela dell’immagine delle donne.
Il Comune di Roma, proprio nel giorno della Festa della Donna, ha quindi sancito che, a decidere se definire o meno “la pubblicità lesiva della dignità della donna”, sarà d’ora in poi una commissione tecnica costituita presso il Gabinetto del Sindaco. Entro 90 giorni dall’approvazione della delibera la Commissione sarà costituita congiuntamente con la Commissione delle Elette, la Delegata alle Pari Opportunità e le associazioni impegnate nel riconoscimento dei diritti delle donne.
Con grande convinzione il Sindaco Alemanno ha dichiarato, chiudendo i lavori della delibera di oggi, che “con questa delibera si vuole colpire quella strumentalizzazione e mercificazione del corpo delle donne a soli scopi commerciali. Ci sarà una Commissione che avrà la facoltà di giudicare se quei messaggi possono divenire messaggi subliminali di violenza o mercificazione del corpo delle donne”. Ha poi concluso il Sindaco Alemanno rimarcando che “una società squilibrata, ove gli uomini sono più rappresentati sia nel mondo del lavoro che nel mondo politico, non può dare occasioni di crescita né essere armonica”.
“Non è una giornata di mera ricorrenza - ha dichiarato la Presidente della Commissione delle Elette On. Monica Cirinnà - ma una giornata in cui noi, uniche 3 elette del Consiglio Comunale, vogliamo dare un ulteriore impulso alle nostre iniziative. Questa delibera arriva dopo il 29 gennaio quando fu decisa la costituzione di parte civile del Comune di Roma nei reati di violenza contro le donne.
Le associazioni che si occupano di diritti delle donne si battono da sempre su questi temi, in particolare le due UDI del territorio che si sono fatte carico di questa proposta. Con sedute esterne della Commissione delle Elette abbiamo condiviso un testo che chiede che il corpo delle donne non divenga oggetto e pura merce. Auspichiamo che tutte le società di affissione private a Roma si adeguino a quanto oggi è stato stabilito per gli spazi comunali.”
“Abbiamo fatto tanto – ha dichiarato l’On. Lavinia Mennuni – e voglio ricordare le grandi donne che hanno aperto la strada che noi ancora stiamo percorrendo. Tra i risultati da noi raggiunti la costituzione di parte civile del Comune di Roma per i reati di violenza contro le donne commessi sul territorio comunale (votata all’unanimità) e oggi questa importante delibera.”.
“La vicepresidente Azuni ha sottolineato l’importanza delle Associazioni - molte delle quali hanno assistito alla seduta – nel loro ruolo e significato sociale, sempre a stretto contatto con l’impegno della Commissione delle Elette. “Le immagini lesive offendono le donne e omologano immagini indifferenti alla violenza” ha dichiarato la Azuni. “Credo sia urgente reinventare linguaggi, comportamenti, stili di vita a tutela dell’immagine delle donne. Affrontare questi problemi mettendo insieme il coraggio di uomini e donne, in sinergia per vantarci di aver dato spunti a una convivenza democratica e civile per un percorso di cambiamento”
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