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Roma / Manganelli per i terremotati de L’Aquila

Roma / Manganelli per i terremotati de L’Aquila

La manifestazione dei terremotati raggiunge con difficoltà il Parlamento. Manganellati alcuni manifestanti

Mercoledi, 07/07/2010 -
Mattinata calda nelle strade intorno al Parlamento, e non solo per l’afa estiva. La manifestazione, regolarmente autorizzata, ha preso il via da Piazza Venezia stamattina alle 10 come preannunciato e il corteo di circa 4/5.000 persone giunte da L’Aquila e dai comuni coinvolti dal sisma dello scorso anno hanno imboccato Via del Corso per raggiungere Piazza Monte Citorio. Famiglie intere, accompagnate da alcuni sindaci, mischiati con loro e presenti nel doppio ruolo di terremotati e primi cittadini, hanno affidato ad un eloquente messaggio lo striscione di apertura del corteo: ‘Forti e gentili ma incazzati neri’. L’obiettivo di chi con il terremoto ha perso la casa, il lavoro se non addirittura affetti, era far sentire le proprie ragioni mentre al Senato è in discussione la legge finanziaria, ma l’obiettivo è stato raggiunto con molta fatica perchè la Polizia ha impedito al corteo di raggiungere la Piazza dirottandolo nella adiacente Piazza di Pietra. Alcuni hanno insistito e la risposta i poliziotti l’hanno affidata ai manganelli. Vediamo in particolare un uomo con la maglia insanguinata: “il terremoto mi ha distrutto la casa, abbiamo vissuto nei campi, abbiamo subito tutte le decisioni prese dal governo che non ha voluto sentire le nostre ragioni e adesso pure le manganellate. È un anno e mezzo che vivo in camper senza acqua e senza luce. È inaudito quello che stanno facendo stamattina. Il sangue che abbiamo versato non basta ancora...” Una signora è incredula di fronte a questa ‘accoglienza’ e afferma: “sia chiaro, non vogliamo i soldi, vogliamo rientrare nelle nostre case ma ci impediscono anche quello. Le case ce le mettiamo a posto da soli, basta che ci lascino fare”. Solo dopo le 12,30, a seguito di insistenze e grazie anche all’intervento di alcuni parlamentari di IDV, i manifestanti - disorientati da queste resistenze - riescono ad entrare a Piazza Monte Citorio. L’intervento della Polizia è sembrato essere motivato per impedire il contatto dei manifestanti venuti da L’Aquila con l’altro presidio attuato dalle associazioni delle persone con handicap, per questo lo spiegamento di forze dell’ordine (7 camionette) è sembrato eccessivo anche in relazione alle persone: famiglie per lo più, e assolutamente pacifiche. Una piazza blindata e inaccessibile è un biglietto da visita molto eloquente rispetto al dialogo che parlamento ed esecutivo intendono intrattenere con i cittadini. É amara l’osservazione di un signore: “siamo venuti a Roma per parlare con chi è deputato a prendere decisioni e invece l’unico interlocutore è stata la Polizia con i loro manganelli”.



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