Martedi, 24/01/2012 - Chiude i battenti il 20 gennaio la mostra “Le donne che hanno fatto l’Italia”, organizzata in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ospitata a Roma presso il Complesso del Vittoriano.
Attraverso dipinti, foto, filmati, documenti, abiti, giornali, cimeli, la mostra ricostruisce un percorso che attesta come le donne abbiano fortemente contribuito al processo di unificazione, ai cambiamenti e alla crescita del Paese.
Promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unità Tecnica di Missione e dal Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia in collaborazione con l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, è stata inaugurata alla presenza di Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
L’esposizione - divisa in tre sezioni: le Donne del Risorgimento italiano, le Protagoniste, le Prime e Donne insieme - nasce da un’idea di Emanuela Bruni; coordinamento e direzione generale sono di Alessandro Nicosia; la curatela è di: Marco Pizzo ed Emanuele Martinez per le sezioni “Le Donne del Risorgimento italiano” e “Donne insieme”; Miriam Mafai per le sezioni “Le Protagoniste” e “Le Prime”; Lea Mattarella per la sezione “Le Donne e l’Arte”.
"Dal 1861, anno dell’unificazione nazionale, al 2011, anno in cui si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la visibilità delle donne, come soggetto sociale, giuridico e politico, è profondamente cambiata. La storia della nostra nazione si è fatta per mano anche femminile, con coraggio, determinazione, passione. Dalle eroine di quegli anni, alle quali, grazie alla collaborazione dell’Istituto per il Risorgimento Italiano di Roma, è dedicato il primo segmento della mostra, si dipana una lunga narrazione fatta di testimonianze fotografiche, artistiche, filmiche, documentali che attraversano i diversi momenti storici e politici vissuti dall’Italia, e segnano di volta in volta una trasformazione e un rinnovamento che appartiene a tutto il Paese.
Le donne che hanno fatto il Paese sono state tante: da sole o unite in esperienze collettive, le donne hanno saputo affermare progressivamente le proprie idee, guadagnando posizioni di rilievo e una rinnovata concezione di sé.
Non c’è ambito, sfera o settore della nostra storia nazionale che non conosca grandi nomi femminili: ricordare le donne e il loro percorso politico-sociale porta a tracciare un racconto costellato di grandi e piccole - ma sempre intense - battaglie, indispensabili all’abbattimento di disuguaglianze sia nella sfera privata sia in quella pubblica; raccontare delle donne italiane nella letteratura equivale a riscoprire pagine di grande spessore stilistico e autentica vocazione letteraria, con nomi di scrittrici di primo piano; descrivere le donne italiane nel campo dell’arte conduce, grazie ai nomi di grandi pittrici, a scoprire e riscoprire immagini fondamentali per l’evoluzione artistica italiana.
Ripercorrendo la storia si scoprono protagoniste eccellenti; alcune hanno nomi noti, come Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini, le due sole donne italiane premiate con il Nobel, Lina Merlin, Nilde Iotti e Tina Anselmi, donne di primo piano della scena politica, Bice Lazzari, Carla Accardi, Marisa Merz, grandi nomi dell’arte italiana; altre invece, dai nomi meno conosciuti, hanno compiuto scelte in grado di incidere nell’evoluzione politica e sociale italiana, come Franca Viola, la prima donna ad aver rifiutato con coraggio un matrimonio riparatore, Alfonsina Strada, prima donna al Giro d’Italia in gara con corridori uomini, o Anna Maria Mozzoni, pioniera del femminismo italiano e delle lotte per la conquista del diritto di voto alle donne".
DIDASCALIE RELATIVE ALLE IMMAGINI PUBBLICATE NELLA GALLERIA FOTOGRAFICA
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