Lunedi, 12/11/2012 - In scena dal 15 al 25 novembre (Fonderia delle Arti di Roma / via Assisi, 31), DOLCE ATTESA per chi? (di Betta Cianchini) è una commedia teatrale brillante, che attingendo da dinamiche sociali e quotidiane racconta, con ironia e sarcasmo, la condizione di tante giovani donne che oggi vorrebbero intraprendere il percorso della maternità. Un percorso spesso tortuoso, fatto di difficoltà che si incontrano non solo dopo il parto, ma fin dall’inizio, quando si comincia anche solo ad ipotizzare la così detta “dolce attesa”.
“Il famigerato orologio biologico si è inceppato o forse le donne italiane hanno paura di farlo suonare?”. La pièce, diretta da Marco Maltauro ed interpretata da Giada Prandi e Cristiana Vaccaro, racconta proprio questa fase cruciale e delicata di cui non si parla abbastanza.
Oggi gran parte delle coppie italiane tra i 30 e i 40 anni si interrogano sul dilemma fondamentale della loro vita: FARE UN FIGLIO SÍ O NO?
La risposta a questa cruciale domanda, ovviamente, avrà un forte impatto sulla vita delle future madri e dei loro compagni: momenti di paura, sconcerto, solitudine e pericolosissimo nervosismo. La paura di non essere all’altezza, l’insicurezza data dalla precarietà del lavoro e dall'inesistenza di una rete sociale adeguata, provoca soprattutto nella donna un senso di malessere che normalmente viene mascherato e non metabolizzato, ma affiora, serpeggia, influisce su scelte e stati d’animo.
Il progetto nasce sulla scia del grande riscontro dello spettacolo “Post Partum” dove la stessa autrice Betta Cianchini trattava il tema della depressione post gravidanza conosciuta anche come maternity blues.
“La mole di messaggi e testimonianze di donne (e non solo) che hanno raccontato le loro tragicomiche avventure mi hanno dato lo spunto per studiare e nel mio caso anche ricordare, cosa avviene prima del grande giorno!” – spiega l’autrice che per il progetto DOLCE ATTESA per chi? ha indagato qual è nel 2012 il rapporto che la donna ha con il proprio desiderio di maternità. Un desiderio troppo spesso represso, ignorato o accantonato per cause di forza maggiore.
Il progetto è sostenuto da Future Health, la banca di cellule e tessuti umani specializzata nella conservazione di cellule staminali da sangue e tessuto cordonale Accreditata dal Ministero della Salute Britannico e presente in 25 paesi nel mondo.
Oltre ad essere promosso e supportato dall'Associazione Vita di Donna Onlus, dal blog genitoriprecari.it e dal CIPSal (Centro Italiano di Promozione alla Salute).
Sinossi
Bianca è una trentenne precaria nel lavoro e nell'amore. Ha un contratto “a progetto” ma progetta di avere un contratto; sogna il marito ideale, ma è innamorata di un “cervello prossimo alla fuga”... E allora, cosa accade se inizia a desiderare un figlio ed una famiglia?
Nasce in Bianca una vera e propria diatriba fra la testa e la pancia, un confronto spietato e surreale fra la sua parte più razionale e positiva e quella più istintiva e cinica. Lo spettacolo si snoda tra una serie di interrogativi quotidiani da cui scaturiscono risate amare e considerazioni sulla vita di una donna alle prese con le sue paure e le incertezze. Si può fare un bambino con un compagno ricercatore precario che medita l'espatrio? Meglio rimanere o no? Cosa fare se non si hanno dei nonni a disposizione? Come conciliare il desiderio di maternità con il lavoro?Ironia certo, ma con una buona dose di spunti di riflessione su una realtà tutta italiana. Non manca poi la follia delle “mission impossible” per accedere ad analisi mediche durante la gravidanza… perché non parlarne?Nello spettacolo sarà infatti inserita la registrazione di una reale telefonata all’ospedale per tentare di fissare un appuntamento e riuscire a fare un’amniocentesi.
“DOLCE ATTESA per chi?” è uno spaccato crudo, reale e poco conciliante che, grazie a un'ironia molto femminile, farà riflettere su tematiche alle quali non potranno sottrarsi neppure i futuri padri.
Interazione e coinvolgimento del pubblico
All'inizio dello spettacolo verrà dato agli spettatori un questionario (anonimo e facoltativo) intitolato “Figlio sì/ figlio no” per raccogliere le testimonianze delle donne e degli uomini presenti in sala. Tutto questo al fine di rivelare un interessante spaccato sulle ansie e le paure che assalgono i potenziali genitori. L'obiettivo è quello di creare un nuovo format teatrale che preveda l'interazione diretta con il pubblico per quanto riguarda alcune tematiche a sfondo sociale. Le informazioni ed il materiale raccolto potrebbero diventare la base per un futuro copione.
Benefit teatrale offerto al pubblico
Nel programma di sala, inoltre, gli spettatori troveranno i contatti del CIPSal (Centro Promozione alla salute) ai quali potranno rivolgersi rispettivamente al numero 0664790018 o alla email info@cipsal.it. Specificando di aver visto "DOLCE ATTESA per chi?" entro il 31/12/2012, e presentando il biglietto dello spettacolo, sarà possibile usufruire di una consulenza psicologica gratuita: individuale, di coppia o familiare.
http://www.facebook.com/dolceattesaperchi
http://autout.blogspot.com
www.fonderiadellearti.com
Autrice - Betta Cianchini
Regia - Marco Maltauro
Assistente alla regia - Francesca Blancato
Attrici protagoniste:
Giada Prandi e Cristiana Vaccaro
Scene - Tiziana Liberotti
Costumi - Chiara Paramatti
Musiche originali - Stefano Switala
Light designer - Luca Carnevale
PRODUZIONE Associazione Culturale Aut-Out
INFO E PRENOTAZIONI:
Fonderia delle Arti-via Assisi, 31 – Roma(metro A Ponte Lungo - Fs stazione Tuscolana)
Tel. 06/7842112 - 334/9182821
ORARI SPETTACOLO:
mar/sab h 21.00 - dom h 17
domenica 18 novembre, a fine spettacolo, è previsto un dibattito sulle tematiche sociali legate alla maternità
Associazione Culturale Aut-Out
L'Associazione Culturale “Aut-Out” nasce nel 2007 intorno alla creazione e alla parallela produzione di un festival teatrale: il MicroFestival dei Teatri Incondizionati, la rassegna teatrale estiva che si è poi svolta fino al 2010, nel borgo medievale di Montisi (Si) con il patrocinio della Provincia di Siena e del Comune di San Giovanni D’Asso. Lo scopo del festival, oltre che dare spazio a giovani compagnie emergenti provenienti da tutta Italia è anche quello di organizzare seminari e laboratori didattici. Aut-Out è una realtà indipendente composta da tre giovani donne: Giada Prandi, Veronica Milaneschi e Francesca Blancato attrici e non, che da diversi anni si dedicano all'organizzazione di eventi legati alla cultura, al teatro e alla formazione teatrale. Dal 2008 l'Associazione si occupa anche della produzione di spettacoli teatrali tra cui: “Patologica” scritto e diretto da Noemi Serracini, con Giada Prandi; lo spettacolo per bambini “I Gangheretti” di e con Veronica Milaneschi; “Scritto Apposta per me” di Aldo Nicolaj, regia di Massimo di Michele, con Giada Prandi al suo debutto in prima nazionale nella sala studio del Teatro Vascello, per poi andare in scena nel 2011 al Teatro due di Roma e nel 2012 al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma. Lo spettacolo “Scritto Apposta per me” riceve un ottimo riscontro di pubblico e critica. L’Associazione Aut-Out sceglie di dedicarsi a tematiche che abbiano un forte legame con il sociale, per questo la sua mission è quella di proporsi come terreno fertile per lo scambio, lo studio, la sperimentazione e lo sviluppo di nuovi linguaggi teatrali.
http://autout.blogspot.com
Fonderia delle Arti
La “Fonderia delle Arti” è una struttura polivalente ideata da Maurizio Boco e inaugurata a Roma nel 2006. La sede, a pochi passi dal centro di Roma in via Assisi 31, mantiene ancora la caratteristica architettonica originaria: quella che un tempo era una antica fonderia dove gli operai fondevano metalli, ora è un luogo di incontro e di fusione tra musica, teatro, cinema, fotografia ed arte. Una delle sue principali attività è rappresentata dalla didattica, svolta al suo interno dalle Scuole di Musica, Teatro e Musical, Cinema e Fotografia. Oltre a fare spettacoli offre disponibilità per spazi di sale prove, concerti, presentazioni e convention.
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