ROMA / I CONSULTORI NON SI TOCCANO ! - LA VITA SIAMO NOI
In Commissione regionale Lazio, sventato il tentativo di cancellare i Consultori Familiari con un emendamento. I comunicati dell'Assemblea permanente delle donne, Uil Roma e Lazio, Prc/Fds e SEL
Venerdi, 10/02/2012 - I CONSULTORI NON SI TOCCANO!
La Giunta Polverini ci riprova
Ancora una volta abbiamo capito chiaramente quali sono le priorità della Giunta Regionale.
Ieri, in commissione lavoro, durante la discussione sulla proposta di legge sul 'sistema integrato di interventi dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella regione Lazio', l'Assessore Forte ha compiuto l'ennesimo tentativo di cancellare i Consultori Familiari così come li abbiamo conosciuti e così come, con le lotte, ce li siamo conquistati.
È stato, infatti, presentato un emendamento con il quale si vuole abrogare l'Art. 6 della L.R. 15/76, ovvero quell’articolo dove veniva definita e normata l'attività dei consultori e la loro funzione. L'emendamento per il momento è stato accantonato grazie alle pressioni delle opposizioni, ma questo non cancella la sua gravità e non significa che il pericolo sia scongiurato.
Questo ulteriore attacco alla salute e alla libertà di scelta delle donne, viene non a caso a neanche un mese di distanza dalla dimostrazione di forza e autorevolezza dell'Assemblea permanente delle donne contro la proposta Tarzia, Assemblea promotrice dell’incontro nazionale sulla difesa dei consultori e dell'autodeterminazione delle donne “La vita siamo noi” - che ha fatto confluire a Roma centinaia di donne da tutt'Italia, che si stanno organizzando per opporsi ai continui e reiterati attacchi contro i loro diritti e i loro spazi di libertà.
Probabilmente le donne fanno paura a questa Giunta, che forse teme un'altra sconfitta come quella che ha subito quando la caparbietà delle donne del Lazio ha fatto in modo che l'iter della proposta Tarzia venisse bloccato. Forse è per questo che ancora una volta si tenta con squallidi trucchetti di coglierci impreparate, per distruggere ciò che è nostro di diritto. E forse è per paura che la Presidente Polverini, una donna, nonostante i nostri appelli, ancora non ci ha ricevuto.
Vogliamo ancora una volta lanciare un appello alla Presidente Polverini, affinché ci incontri, ascolti le ragioni di quelle donne che dice di "avere a cuore" e riceva le 100.000 firme raccolte in tutta la regione Lazio in favore dei consultori.
Vogliamo ricordare all'Assessore Forte che noi non ci lasciamo intimorire da colpi di mano di basso profilo, che continueremo ad essere vigili e a tenere gli occhi ben aperti e che siamo disposte a continuare la nostra mobilitazione permanente e siamo altrettanto pronte a lottare per difendere la nostra salute e la nostra libertà!
Roma 10 .02.2012
Assemblea permanente delle donne contro la proposta di legge Tarzia
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Rosella Giangrazi, segretaria regionale della Uil di Roma e Lazio
L’Assessore alle politiche sociali della regione Lazio ha tentato – con un subdolo espediente – di cancellare i Consultori attraverso la soppressione dell’art. 6 della legge 15/76 che li istituiva.
Ha inserito un breve emendamento che avrebbe soppresso un servizio basilare sul territorio per la salute delle donne e di sostegno alle famiglie (con particolare riguardo alle/i adolescenti), confidando nella distrazione delle forze politiche di opposizione. La reazione di queste in Commissione ha costretto l’Assessore Forte ad “accantonare” la proposta.
Diciamo all’Assessore – prosegue Rosella Giangrazi, segretaria regionale della Uil di Roma e Lazio e responsabile del Coordinamento Pari Opportunità – di avere maggiore rispetto delle donne – che pure ha incontrato durante la manifestazione del 14 aprile dello scorso anno – e maggiore serietà nei comportamenti perché è inaccettabile, da parte di chi dovrebbe rappresentare tutte e tutti, di tendere tranelli per raggiungere il proprio ed esclusivo obiettivo: mettere le mani anche sui Consultori e farne merce di scambio con soggetti privati che “hanno a cuore” ben altro che la salute delle donne: profitti,, profitti e ancora profitti, garantendo, e non guasta, consenso elettorale. Chiediamo all’Assessore Forte – prosegue Giangrazi – di ritirare definitivamente l’emendamento nella prossima riunione di Commissione e di impegnarsi, invece, insieme alla Presidente Polverini – alla quale le donne “stanno a cuore” – a potenziare i Consultori pubblici nel numero e nella quantità dei servizi offerti alle cittadine e ai cittadini di questa regione.
Le donne ci sono, caro Assessore e cara Presidente, non dimenticatelo, e ci saranno in ogni momento in cui viene leso ogni loro diritto faticosamente conquistato.
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D’ORTENZIO-RINALDI (SEL):“LA TARZIA SI RASSEGNI, SUI CONSULTORI LA VIGILANZA DEMOCRATICA E’ ALTA E COSTANTE”
"È bene che la consigliera Tarzia si faccia una ragione del fatto che la sua proposta di legge ha la più ferma opposizione delle donne di Roma e del Lazio e che non serviranno i giochi di prestigio e gli ‘emendamenti’ ad hoc per raggiungere un risultato, la cancellazione dei consultori, che altrimenti non vedrà mai realizzato. L’attenzione è alta e la prova è il ritiro dell’emendamento proposto oggi in Commissione Politiche Sociali con il quale si voleva eliminare ogni riferimento alla Legge regionale 15/76 sui consultori, al quale i consiglieri di maggioranza sono stati costretti. SEL ha un atteggiamento tutt’altro che irresponsabile, ma assolutamente consapevole dei diritti delle donne e delle famiglie che continuerà a tutelare." Così in una nota stampa Marina D'Ortenzio responsabile politiche di genere SEL Roma area metropolitana e Valentina Rinaldi responsabile politiche di genere SEL Lazio
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Peduzzi (Prc/Fds): “Ignobile attacco”
“Ennesimo, ignobile attacco all’istituzione dei consultori. In commissione lavoro, durante la discussione sulla proposta di legge sul 'sistema integrato di interventi dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella regione Lazio', l'assessore Forte ha tentato il colpo di mano, presentando un emendato al testo di giunta, che cancellava ogni riferimento alla Legge regionale 15/76 sui consultori familiari. Solo grazie all’intervento delle opposizioni l’emendamento è stato accantonato. E’ vergognosa la superficialità con cui la maggioranza di centro destra affronta temi così importanti, minando al cuore dell’efficacia e della laicità di un servizio insostituibile. I consultori pubblici del Lazio, presenti da oltre trent’anni sul territorio, non si possono cancellare utilizzando questi trucchi. Continueremo a vigilare per garantirne non solo la presenza capillare in tutta la regione ma anche il potenziamento”. E’ quanto afferma il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi.
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D’ANNIBALE (PD): GRAZIE A CENTROSINISTRA ACCANTONATO EMENDAMENTO CONTRO CONSULTORI”
“Con un abile colpo di mano oggi, attraverso un emendamento dalla formulazione oscura presentato dall’assessore Forte in Commissione Politiche sociali, si è tentato di reintrodurre gli effetti devastanti della Legge Tarzia sui consultori. Fortunatamente, grazie all’intervento di un’opposizione compatta, il giochetto di prestigio non è riuscito. Questa ostinazione della Giunta Polverini, della consigliera Tarzia, nel voler depotenziare l’insostituibile ruolo dei consultori pubblici è un affronto alla dignità delle donne e di chi da anni si occupa della loro tutela e salute. Purtroppo è l’ennesima dimostrazione di come questa Regione e il centrodestra considerino in così poco conto insostituibili strutture sanitarie che da decenni si occupano di consulenza, prevenzione, diagnosi e terapia”.
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