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Roma/ Film indipendenti da tutto il mondo

Roma/ Film indipendenti da tutto il mondo

Festival RIFF - Per fortuna esiste ancora tanto buon cinema indipendente ai Festival RIFF

Colla Elisabetta Domenica, 14/04/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2013

Per fortuna esiste ancora tanto buon cinema indipendente ed i Festival, si sa, offrono spesso una vetrina privilegiata per vederlo, favorendo l’incontro tra culture e visioni, universi e paesi, cineasti e spettatori molto differenti tra loro. La XII edizione del Festival RIFF (Rome Independent Film Festival , diretto con passione da Fabrizio Ferrari), uno degli appuntamenti cinematografici più amati dal pubblico romano, che si svolge dal 4 all’11 Aprile presso il Nuovo Cinema Aquila nel quartiere Pigneto, ha scelto infatti come film d’apertura Il futuro, della regista cilena Alicia Scherson, vincitrice nel 2005, con ‘Play’, del Premio per la migliore regia al Tribeca Film Festival. Girato a Roma, ‘Il futuro’, già in concorso al Sundance, è la prima coproduzione tra Italia (con la Movimento Film di Mario Mazzarotto), Cile, Germania e Spagna. Tratto dall’ultimo romanzo di Roberto Bolaño ‘Un romanzetto canaglia’, il film - storia di due adolescenti, fratello e sorella, che, rimasti orfani, si addentrano progressivamente in una vita di crimine e prostituzione spinti da due piccoli delinquenti che si fingono loro amici - si avvale di un cast internazionale: Rutger Hauer (Blade Runner, Ladyhawke, La leggenda del santo bevitore), Nicolas Vaporidis (Notte prima degli esami, Femmine contro maschi), la cilena Manuela Martelli (vista in Sonetaula di Salvatore Mereu), e il giovane Luigi Ciardo (L’estate di Martino). Fra i documentari internazionali presenti al RIFF 2013, l’attualissimo Forbidden Voices, della regista svizzera Barbara Miller, dedicato a tre blogger di fama mondiale, Yoani Sánchez, Zeng Jinyan e Farnaz Seifi, le quali, nei rispettivi paesi, Cuba, Cina ed Iran, cercano di scuotere, con i loro blog, le fondamenta del monopolio delle informazioni di Stato, mettendo in pericolo le loro vite. Il film accompagna queste donne coraggiose, le cui voci vengono vietate e censurate, nel loro viaggio attraverso la rete e l’uso di social media come Facebook, YouTube e Twitter, per denunciare e combattere le violazioni dei diritti umani e della libertà di parola nei loro paesi. Da ricordare anche The Suffering Grass, dell’americana Iara Lee, sulle pesanti conseguenze che il conflitto siriano ha sui civili, e The red carpet, diretto da I. López e M. Fernández, storia di Rubina Ali, una dodicenne piena di vita e speranza, che vive nello slum Garib Nagar, Bombay, ed aspira a diventare attrice.



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