Roma / Donne nel lavoro nell'economia e nelle imprese

Elisabetta Addis, Susanna Camusso, Beatrice Lorenzin, Marina Di Muzio, Gianna Martinengo, Alessia Mosca, Bianca Maria Pomeranzi, Mariagrazia Rossilli, Linda Laura Sabbadini, Barbara Saltamartini, Carlo Mochi Sismondi, Tiziano Treu, Donatella Visconti, Marco Zanotelli. Sono i relatori e le relatrici che martedì 25 settembre 2012 a Roma (Sala Bandiere del Parlamento Europeo - Via IV Novembre 149 - ore 15,00 /19,00) affronteranno i temi del lavoro e dell’impresa visti dal punto di vista femminile. “Donne nel lavoro nell'economia e nelle imprese” è il secondo convegno che Noi Rete Donne organizza sul tema specifico, chiamando a confronto anche in questa edizione, nomi ‘di peso’.



Abbiamo chiesto a Daniela Carlà, ideatrice e animatrice di Noi Rete Donne insieme a Marisa Rodano, qual è il focus che si intende centrare con questa edizione.

Per questo nostro secondo appuntamento l'analisi del contesto, in Italia e in Europa, è d’obbligo. Non solo la crisi persiste, ma le caratteristiche, l'intensità , le possibili vie d'uscita sono inedite e aprono prospettive altrettanto nuove e si aggiungono sempre ulteriori "certificazioni " della crisi, a livello nazionale (analisi governative, dati amministrativi, rapporti del Cnel, indagini Istat ) e internazionale. Le questioni economiche e sociali sono strettamente intrecciate con quelle istituzionali e con le scelte che rinvigoriscano e confermino la vitalità della democrazia. Sono inediti anche i termini di questo intreccio. Ripetiamo, e ormai appare un mantra, che "dalla crisi non si esce senza le donne". Da tale asserzione dovrebbero derivare opzioni nette e concrete nelle politiche, e con urgenza. Alcune questioni, già nell’agenda, assumono un significato che va oltre l’impatto circoscritto. Penso, tra tutte, all'applicazione della legge sulle "quote" femminili nei CdA e nei Collegi Sindacali. Vorremmo soffermarci sull'attuazione della legge, sulla proposta di direttiva dell'Unione europea, ma anche in generale sui meccanismi di selezione e nomina (ad esempio nelle authority).

Dalle relazioni, affidate a persone con competenze assai rilevanti o che occupano incarichi di alta responsabilità, vi aspettate idee o proposte innovative?

Abbiamo confermato la nostra preferenza per approfondimenti trasversali, multidisciplinari, che coinvolgano decisori politici e tecnici, assicurando al tempo stesso contributi significativi del mondo sindacale e imprenditoriale. Proprio per contribuire a un'analisi non convenzionale. L'ambizione è di fornire l'occasione per un periodico osservatorio politico. Questa crisi cambia tutto: vogliamo cercare di capire cosa avviene tra le donne nel lavoro , nelle imprese. Quali politiche sono necessarie? Come agevolare l’indispensabile assunzione di responsabilità da parte delle donne? Come modificare i meccanismi per le pari opportunità?

A suo personale parere e sulla base della sua esperienza lavorativa, come commenterebbe l'attuale situazione del lavoro in Italia?Non ho da aggiungere, ovviamente, valutazioni personali sulla gravità della situazione. Dal mio punto di vista, mi piace sottolineare l’importanza della strumentazione per monitorare e valutare politiche e leggi : bilanci di genere, valutazione di impatto. Non credo utile il perenne cantiere e l'assenza di verifiche. Sul mercato del lavoro? Molti tra coloro che hanno approvato la legge lavorano da subito a modifiche consistenti. Non ne discuto la possibile bontà: ma è prioritario valutarne obiettivamente gli effetti e investire, con fiducia, nella Pubblica Amministrazione che deve applicarla. La situazione per le donne , ancor più se giovani e/o madri è difficilissima. Cerchiamo obiettivi e percorsi condivisi. Sprecare i talenti è peccato, anche secondo la parabola.