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Roma diventa queer!

Roma diventa queer!

Dal 23 al 25 prima rassegna di cinema LGBT nella Capitale.

Mercoledi, 21/04/2010 - Il prossimo week-end a Roma è all’insegna del queer! Queering Roma è la festa del cinema a tematica LesboGayBisexTransQueer organizzata nella Capitale dall’associazione Armilla grazie al sostegno della Provincia di Roma. Si svolgerà nel quartiere Pigneto, presso il Nuovo Cinema Aquila, e ospiterà lungometraggi, corti e documentari, provenienti dall'edizione 2010 del festival “Da Sodoma a Hollywood”, storico festival di Torino. È proprio dal capoluogo piemontese che vengono le idee e gli spunti per la nascita dell’evento capitolino, nato in stretta collaborazione con Giovanni Minerba (direttore di “Da Sodoma a Hollywood”) e del suo staff. Le pellicole inoltre verranno proiettate nella Capitale a distanza di un solo giorno dalla chiusura della kermesse torinese. Alla programmazione cinematografica si aggiungeranno due appuntamenti musicali, venerdì e sabato sera nel foyer del Cinema; un'istallazione video di Alessandra Franco/Miss Frank Lee, sempre all'interno dell'Aquila; una mostra d'arte, Queering Art, dedicata all'identità e alla sessualità e I’M SEXTEEN, performance con djset dj Georgia Lee, con Davide degli -elettronoir-, entrambi gli appuntamenti ospitati al Circolo degli Artisti il 25 aprile. La volontà degli organizzatori è di rendere fruibile al pubblico romano una produzione cinematografica che, non essendo supportata dalla grande distribuzione, rimane di nicchia. Importante poi, che sia Roma, troppo spesso teatro di episodi omofobi, la location di questa bella iniziativa.

La prospettiva è la teoria queer, il cui punto di partenza, è la distruzione del processo di costruzione dei generi, ovvero quello storico-sociale. Le donne, così come gli uomini, possono disfarsi di questo abito cucito loro addosso, mostrando l’aspetto fittizio di questa rete di simboli e significati.

La teoria queer, espressione coniata da Teresa de Lauretis, mette in discussione la naturalità dell’identità di genere, dell’identità sessuale e degli atti sessuali di ciascun individuo, affermando invece che esse sono interamente o in parte costruite socialmente, e che quindi gli individui non possono essere realmente descritti usando termini generali come “eterosessuale” o “donna”. La queer theory (queer in inglese significa “ambiguo, strano, bizzarro”) sfida pertanto la pratica comune di dividere in compartimenti separati la descrizione di una persona perché “entri” in una o più particolari categorie definite e rigetta la creazione di categorie ed entità-gruppo artificiali e socialmente assegnate basate sulla divisione tra coloro che condividono un’usanza, abitudine o stile di vita e coloro che non lo condividono. “Queer” risulta quindi più una critica all'identità che un'identità, assumendo nel complesso la forma di una strategia che destabilizza, destruttura, decostruisce o altrimenti mette in crisi i confini mediante analisi e performance. Così la problematica della stabilizzazione del queer, dell'uso e della determinazione del termine, diventa il problema del queering, ovvero dell'agire conseguente l'assunzione di una prospettiva e una contestazione queer, puntando avanti senza anticipare l'obiettivo.



La tre giorni si prevede dunque molto interessante, un’occasione irrinunciabile per avvicinarsi ad una area degli studi di genere, considerata marginale, ma che in parte rappresenta il futuro, nella sempre viva ricerca dell’identità che l’uomo e la donna portano avanti. Tutti i film saranno proiettati in versione originale sottotitolata in italiano. Il prezzo del biglietto è si 5 euro per 1 ingresso e 12 euro per 3 ingressi.

Per il programma completo consultare il sito della manifestazione.

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