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Roma, CGIL in 'Piazza Bella' - di Tiziana Bartolini

Roma, CGIL in 'Piazza Bella' - di Tiziana Bartolini

A Roma la seconda edizione della festa della CGIL di Roma e del Lazio. La politica, il lavoro, il welfare e le donne al centro dell'attenzione. Intervista a Claudia Bella, responsabile del Coordinamento donne regionale della CGIL

Venerdi, 03/09/2010 - Si svolge a Roma per il secondo anno ed è molto più che una 'festa'. Quella della CGIL di Roma e Lazio è un'iniziativa di ampio respiro politico che intende porre al centro dell'attenzione questioni di grande attualità e di largo interesse. Il programma è corposo e tra i vari temi affrontati ne segnaliamo alcuni per l'impatto che possono avere sulle donne.  "Tutta un'altra liberta: il potere delle donne per una democrazia compiuta" è il tema del dibattito previsto domenica 5 settembre alle ore 18 con la presenza, tra le altre, di Cecilia D'Elia (vicepresidente della Provincia di Roma), Giulia Rodano (consigliera regionale IdV), Lea Melandri (giornalista), Francesca Koch (storica). Altro incontro interessante per le politiche delle donne è quello previsto sabato 11 settembre dal titolo "Tutta un'altra liberta: con più welfare e più servizi alla persona" con la partecipazione di Sveva Belviso (Assessora Politiche Sociali Comune di Roma), Carla Cantone (Segretaria Generale SPI CGIL), Nerina Dirindin (Docente Economia Pubblica e Scienze Finanza), Aldo Forte (Assessore Politiche Sociali e Famiglia Regione Lazio), Vera Lamonica (Segretaria CGIL nazionale), Fabio Sturani (Segretario Federsanità ANCI nazionale). Claudia Bella è la responsabile del Coordinamento donne regionale della CGIL a l'abbiamo intervistata in vista dell'apertura della festa.



Con questa manifestazione, giunta alla seconda edizione la CGIL interviene praticamente a 360 gradi su tutti i temi caldi della politica. Quali sono gli obiettivi che vi prefiggete?

Gli obiettivi sono già nel titolo della nostra manifestazione "Piazza, bella piazza". Un'occasione di incontrare lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, giovani, cittadini.. anche persone a volte lontani dal mondo sindacale, magari perchè non occupati oppure in piccole aziende dove il sindacato tradizionale stenta ad entrare. Un momento di confronto con istituzioni, parti sociali, esperti, associazioni sui temi principali che interessano il futuro della nostra città e di tutti noi:le politiche del lavoro, lo sviluppo, le politiche dell'abitare, il welfare. In una dimensione attenta ai diritti ed alla democrazia: non a caso, i primi dibattiti saranno dedicati alla difesa della Costituzione, ai migranti, alla democrazia paritaria. Ma non dimentichiamolo alla Festa ci sarà spazio anche per lo svago : spettacoli serali, ristorazioni, anche uno spazio dedicato ai bimbi, nel cuore della città.



Il lavoro è al centro dell'attenzione e per le donne del Lazio la situazione presenta delle particolarità? Quali?

La nostra regione è in qualche modo una cerniera tra nord e sud ed anche il tasso di occupazione femminile è in linea con la media italiana, ma con forti differenziazioni tra le diverse province. La crisi economica ha colpito duramente l'economia regionale, penalizzando anche le donne sia in termini di flessione dell'occupazione che di tagli ai servizi sociali. Le amministrazioni comunali e regionali non hanno messo in campo alcun provvedimento concreto mirato a far ripartire l'economia della regione, né misure in grado di facilitare l'accesso ai servizi per le famiglie in difficoltà. Al contrario, aumentano le tariffe, come si è tentato di fare con i nidi comunali a Roma...che sono comunque assolutamente insufficienti a soddisfare la domanda. Sappiamo bene come tutto questo gravi particolarmente sulle donne. Così come l'ottica di genere che aveva prodotto alcune politiche mirate come il Piano per l'occupazione femminile nel Lazio sembrano abbandonate. Il rischio è che la nostra regione scivoli inesorabilmente verso il Mezzogiorno.



E' previsto anche un dibattito sui temi della rappresentanza femminile nella politica, questione delicata visto che nel consiglio regionale del Lazio il centrosinistra ha eletto solo due donna e il PD nessuna e che in Consiglio Comunale c'è una sola donna. Secondo te perchè siamo così arretrate? Cosa fare per recuperare?

E' indubbio che le leve decisionali nel nostro Paese siano ancora saldamente in mani maschili : in politica, ma anche in economia e in tutti i settori. Credo che in parte sia determinato da fattori culturali, il maschilismo è ancora ben presente nella nostra cultura, basti pensare all'immagine della donna quale è comunemente veicolata dai mass media ed inoltre vi è una generale sottovalutazione del problema, a volte anche da parte delle donne stesse. Le "pari opportunità" sono spesso viste come un argomento quasi futile, da affrontare quando proprio non ci sono altre "emergenze". Non è cosi, naturalmente. L'incapacità di utilizzare pienamente i talenti e le capacità della metà della popolazione non è solo questione di equità e democrazia, ma anche di convenienza. La disuguaglianza di genere è uno dei fattori di arretratezza dell'Italia e la costruzione di una società realmente paritaria è un'opportunità per tutti, uomini e donne. Occorre rafforzare la rete tra le donne, riconquistare la capacità di farsi ascoltare, di saper imporre le nostre priorità nell'agenda politica. Gli strumenti possono essere molteplici: meccanismi elettorali quali la doppia preferenza, misure fiscali che incentivino il lavoro femminile, meccanismi premiali per le aziende "gender friendly". Ma, soprattutto, occorre correggere l'anomalia che "carica" sulle donne l'80% del lavoro informale, costringendole ad un eterno gioco di equilibri tra lavoro professionale e "lavoro di cura". E questo è possibile con un rinnovato sistema di servizi sul territorio, ma anche realizzando una diversa condivisione tra i sessi rispetto alle responsabilità familiari.

La vera parità sarà raggiunta quando le donne conquisteranno pienamente lo spazio pubblico e gli uomini si riapproprieranno della dimensione privata: è questa la sfida che ci attende per una società diversa, probabilmente migliore.





PROGRAMMA COMPLETO FESTA CGIL 'PIAZZA BELLA'

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