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Roma / CGIL: dopo le piazze del 13 febbraio la mobilitazione continua

Roma / CGIL: dopo le piazze del 13 febbraio la mobilitazione continua

'Diritti, autodeterminazione, welfare...adesso'. E' il titolo del convegno organizzato dal Coordinamento Donne CGIL di Roma e del Lazio. Appuntamento lunedì 28 marzo ore 15 (Roma, Via Morgagni, 27, sede Filt Cgil, Sala Turtura)

Sabato, 26/03/2011 - Saranno tante le voci e le opinioni che si confronteranno in occasione del convegno promosso dal Coordinamento Donne Cgil di Roma e del Lazio e dalla Cgil di Roma e del Lazio (lunedì 28 marzo, h 15, sede Filt Cgil, Sala Turtura, Via Morgagni 27-Roma) che, sul tema dei diritti e dell'autodeterminazione, hanno chiamato a discutere le associazioni e le studentesse di Link Roma, Lisa Canitano (Vita di Donna), Alida Castelli (Consigliera regionale di parità), Franca Cipriani (Consigliera di parità della Provincia di Roma), Maria Grazia Passuello (Solidea). Sono previsti gli interventi di Tina Balì e Sivia Ioli (segretarie Cgil Roma e Lazio) e le conclusioni saranno affidate a Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. Abbiamo raccolto le riflessioni di Claudia Bella (responsabile del Coordinamento Donne Cgil di Roma e del Lazio) che introdurrà il dibattito.



A Roma lunedì 28 marzo il Coordinamento Donne Cgil di Roma e del Lazio organizza un convegno. Il titolo, 'DIRITTI, AUTODETERMINAZIONE, WELFARE...ADESSO', segnala una specifica attenzione su questi temi. Perchè, oggi, li ritenete di particolare attualità?

La nostra attenzione su questi temi, come donne della CGIL, in realtà c'è sempre stata. Ma oggi forse serve un salto di qualità, anche nella nostra azione. Tutte noi abbiamo partecipato alla mobilitazione del 13 febbraio e l'energia, la voglia di cambiamento che quelle piazze sprigionavano non può e non deve andare dispersa ma deve tradursi in un cambiamento di cui non hanno bisogno solo le donne, ma l'intera società italiana. L'alternativa è scivolare verso un modello di società patriarcale e paternalista, in cui lo smantellamento del welfare lascia le famiglie, e le donne in particolar modo, sole davanti ai propri bisogni, e la precarietà e la cancellazione dei diritti colpisce soprattutto chi nel mercato del lavoro è più debole, come le donne ed i giovani. Nella nostra regione, poi, la situazione è particolarmente allarmante. Basti pensare alla proposta di legge 'Tarzia' che si propone di trasformare i consultori pubblici in istituzioni ideologiche volte a condizionare e limitare la libertà di scelta e l'autodeterminazione delle donne, ma anche ad altre iniziative legislative in tema ad esempio di asili nido e di servizi socio sanitari che, mentre indeboliscono e tagliano i servizi pubblici sul territorio, prefigurano un ruolo esorbitante per soggetti di non chiara natura come le "associazioni familiari" o "reti familiari", oltre ovviamente a strutture private di natura lucrativa (per chi può permettersele) o confessionale (per chi magari vuol risparmiare un poco). Il Lazio rischia di diventare il laboratorio politico delle più retrive politiche del centrodestra nel nostro Paese. Per questo motivo ritengo che la nostra iniziativa, in questa fase ed in questo territorio, deve essere particolarmente energica, come sindacato e come donne, in un confronto costruttivo con le altre donne, partiti, movimenti e associazioni che operano a Roma e nel Lazio



L'appuntamento ha un titolo 'perentorio'. Quell'adesso prelude a future iniziative?

Ovviamente sì. Nella nostra iniziativa ci proponiamo di analizzare la condizione della donne nella nostra regione ma anche individuare proposte e modalità per proseguire un percorso di mobilitazione. Questi temi, l'attacco al welfare ed ai diritti, insieme a molti altri come l'assenza di politiche di sostegno all'occupazione femminile, lo smantellamento della sanità pubblica sono all'interno delle iniziative di mobilitazione che la CGIL di Roma e del Lazio sta proclamando, prima tra tutte la manifestazione regionale in programma a Roma, sabato 2 aprile alle ore 9.30, con un corteo da Piazza Esquilino a Piazza SS Apostoli, che si concluderà con un comizio di Susanna Camusso. Ma crediamo sia anche necessario sviluppare iniziative specifiche ed una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta in particolare alle donne.

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