Roma / Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere
Sabato 23 novembre WIFTMI organizza a Palazzo Merulana la seconda edizione dell’evento: tanti incontri e attività volti a rovesciare la normalizzazione della violenza di genere nelle narrazioni nei media
Giovedi, 21/11/2024 - Riceviamo e pubblichiamo
Per supportare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 23 novembre WIFTMI - Women in Film, Television & Media Italia torna a Palazzo Merulana con la seconda edizione dell’evento “Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere”. L’appuntamento avrà luogo dalle 9 alle 17 e anche quest’anno il pubblico potrà prendere parte ad incontri e attività volti a sradicare la normalizzazione della violenza di genere nella narrazione delle donne e degli uomini sullo schermo e nella vita reale.
Simbolo dell’evento, in questa seconda edizione, sarà Kesiodi - l’illustrazione creata dall'artista Barbara Oizmud - che riscrive la sorte della gorgone Medusa. Kesiodi è infatti integra, fiera, viva. È capace di AZIONE. Accanto a Kesiodi sono presenti due figure maschili: lei agisce, ma non vuole farlo da sola cercando così un’ALLEANZA oltre i generi, consapevole che nel processo per l’equità, e contro la violenza di genere, è necessario il coinvolgimento degli uomini per attuare un reale cambiamento. Per questo è Kairos a prestare le sue sembianze ai personaggi maschili dell’opera: simbolo del tempo, del momento giusto, opportuno, in cui accade qualcosa di importante. Kesiodi e i due Kairos hanno in mano un filo rosso: la loro tessitura è un’azione che prevede cura e determinazione, con l’obiettivo di comporre una trama - e quindi una narrazione - solida e articolata, in grado di contrastare il problema all’origine. I personaggi sono posizionati idealmente dietro le quinte di uno ‘spettacolo’, ormai necessario, un attimo prima dell’azione. “Se nella prima edizione di Cambiamo copione! abbiamo investigato in quale modo i concetti di consapevolezza e di responsabilità debbano essere abbracciati e costantemente interrogati dai media, quest'anno discutiamo di azioni ed alleanze. Azioni, perché sappiamo che anche il migliore Codice di Comportamento può rimanere chiuso in un cassetto, o in un folder, se non viene sostenuto ad esempio da formazione e misure sanzionatorie effettive, ed alleanze perché per la proposizione di proposte concrete serve una volontà comune e condivisa”, dichiara Domizia De Rosa, Presidente di WIFTMI. “Ci rivolgiamo quindi ai colleghi, a chi guarda da bordo campo agitando magari la bandierina rosa ma senza toccare palla, per invitarli ad essere insieme motori e co-protagonisti di nuove narrazioni e nuove rappresentazioni, iniziando con il rifiutare il silenzio e l'omertà. Un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo fa bene ad ogni singola persona”. Nel corso della giornata, spazio a due panel con tante/i ospiti ed esperte/i, preceduti da due letture sceniche - una di Liliana Fiorelli e l’altra di Nicole Rossi e Antonia Fotaras. Il pubblico potrà anche prendere parte a un laboratorio di arteterapia, assistere alla realizzazione di un’opera d’arte live e partecipare alla proiezione di cortometraggi sul tema della violenza di genere.
“Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere” è organizzato con il supporto di Palazzo Merulana, CoopCulture, Fondazione Elena e Claudio Cerasi e ES.CO. Esquilino Comunità – La Porta di Roma, con la partecipazione di Visionarie | Donne tra cinema, tv e racconto, 100autori, Differenza Donna, Diversity, Le Contemporanee, Maschile Plurale, Mujeres nel cinema, Naba, Nuova Accademia Belle Arti, Campus di Roma, Osservatorio Maschile, Una Nessuna Centomila, UNITA - Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, WGI – Writers Guild Italia con il patrocinio di Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, AGICI - Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali, APA - Associazione Produttori Audiovisivi, Comune di Roma, Regione Lazio, con il sostegno di Fremantle.
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