Il futuro è donna. Alfonso Cuarón in questo film descrive un maschile distruttivo e irresponsabile, contrapposto ad un femminile accudente e aperto al cambiamento.
Martedi, 04/12/2018 - Roma
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media
Il futuro è donna. Alfonso Cuarón in questo film descrive un maschile distruttivo e irresponsabile, contrapposto ad un femminile accudente e aperto al cambiamento.
In questo senso collega Roma a Gravity – Oscar 2014 per la regia e montaggio-.
Con Roma - Leone d'oro a Venezia 2018 - Cuaron torna alle proprie radici e racconta il Messico della sua infanzia, nonché il debito di riconoscenza che tutti i figli della borghesia messicana e non solo, devono alle tate e alle "sguattere" che li hanno cresciuti con amore e devozione.
Le donne borghesi fanno famiglia con le “sguattere”, e l’una accudisce l’altra e tutte i propri figli e gli anziani. Così mandano avanti il mondo in cui gli uomini pur accumulando energia vitale per la rivoluzione a venire, dimenticano la più elementare decenza nei confronti delle proprie donne, dei propri figli e genitori.
Il film in bianco e nero e ci porta ricordi nostalgici e denuncia sociale. Roma è il film più intensamente personale del regista, e più provocatoriamente politico, e racconta di un intero Paese dove è cresciuto e ha studiato cinema e filosofia all'UNAM.
Il film di Cuarón regista cinematografico, sceneggiatore, produttore e montatore messicano, è con Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey
Narra la storia di diverse generazioni di una famiglia durante gli Anni Settanta a Città del Messico.
Nel Messico dei primi anni Settanta in cui tutto coesiste, la nuova ricchezza e il benessere ostentato dei padroni e la schiavitù "di nascita" dei nullatenenti. Tutto convive in un sistema contradditorio in cui le tensioni sociali non tarderanno a farsi sentire.
Roma è un quartiere medioborghese di Mexico City che affronta una stagione di grande instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare india, mentre la famiglia che l'ha ingaggiata è di discendenza spagnola e frequenta gringos altolocati.
I compiti della giovane domestica non finiscono mai, e passano senza soluzione di continuità.
Cleo è un contenitore di dolcezza senza fondo, cui attingono coloro che hanno avuto la fortuna di nascere in una classe sociale più elevata.
Cleo è donna, e questo la rende il paria della terra, inferiore persino a quegli uomini nullatenenti che le ronzano intorno.
Cuarón abita a Pietrasanta, in Toscana, di cui è diventato anche cittadino onorario dal 9 maggio 2014, parla l'esperanto e simpatizza per gli ideali del movimento esperantista e per la sua casa di produzione con cui ha firmato i suoi maggiori successi, ha scelto il nome di Esperanto Filmoj (film in esperanto). Nel 2014 la rivista TIME ha posto Cuarón nella sua lista delle 100 persone più influenti del mondo. È vegetariano. Ama e rispetta Noidonne.
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