Candidata 2010 - Consigliera Regione Emilia Romagna -
Venerdi, 12/03/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010
Mi chiamo Roberta Mori e sono nata a Castelnovo di Sotto (RE) nel 1971.
Dopo gli studi classici, mi sono laureata in giurisprudenza all’Università di Parma ed ho conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato presso la Corte d’Appello di Bologna.
Fin da adolescente ho potuto sviluppare il mio impegno nell’ambito del volontariato locale, grazie ad una rete ricca e solidale che caratterizza i nostri luoghi, ed in particolare presso il Museo di storia partigiana “Alcide Cervi”, come volontaria per le visite guidate alle scuole.
Un impegno socio-culturale, sfociato poi nell’elezione a consigliere comunale dal 1995 al 1999 per i Democratici di sinistra. Al termine di quella formativa esperienza istituzionale, sono stata eletta Sindaco del Comune di Castelnovo di Sotto per la coalizione di centro-sinistra dal 1999 al 2004, mandato successivamente rinnovato fino al 2009.
Mi è stato chiesto di impegnarmi per la sfida elettorale del 28-29 marzo 2010 candidandomi per il Consiglio della Regione Emilia Romagna e valorizzando l'esperienza maturata come Sindaco del mio Comune ed ora come consigliere provinciale.
Una decisione impegnativa che ho assunto con entusiasmo e passione per ottenere un buon risultato a sostegno del progetto del Partito Democratico per una Regione che costruisce futuro.
La mia formazione, la mia cultura politica, i miei ideali, le mie esperienze si sono ispirate al territorio in cui vivo che ho sempre cercato di rappresentare con coerenza e dedizione, cercando di interpretarne al meglio i valori di riferimento e le buone prassi.
Io mi batto per restituire potere e voce agli iscritti e agli elettori, per impegnarmi sui temi più sentiti in particolare dai giovani e dalle forze più dinamiche e moderne del Paese: le energie rinnovabili, la difesa dell’ambiente, il no al nucleare, la difesa dell’acqua come bene pubblico, la universalità del diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, una scuola di qualità da sostenere contro i tagli del Governo, la lotta per una buona occupazione e contro il precariato giovanile, la qualità dei servizi pubblici alla persona, le risorse per la legalità e la sicurezza dei cittadini.
La regione può fare molto in questi campi: mi batterò perchè l’Emilia Romagna sia avanzata e innovativa, trasparente e limpida, laboriosa e solidale, giusta e sicura, europea come orizzonte ideale per i giovani, per le sfide economiche, le scelte di sviluppo infrastrutturale e di mobilità sostenibile, la cultura e le pari opportunità di genere.
Il PD ha radici nobili e profonde nell'antifascismo, nei valori più alti della nostra Costituzione, nella giustizia sociale, nella tutela dei più deboli: dargli forza e fiducia, significa diventare l’alternativa possibile per il governo del Paese.
Per me l’impegno politico ed amministrativo non deve essere la mera testimonianza di genere, ma competenza, proposta, innovazione di pensiero e di pratica politica: le donne possono svolgere un ruolo di primo piano nel cambiamento degli stili, dei linguaggi e dell’agire politico perché sanno cosa significa la concretezza e conoscono i problemi veri della quotidianità.
Ho accettato la sfida della candidatura al consiglio regionale dell’Emilia Romagna per dare corso ad un ideale paritario della rappresentanza ancora troppo lontano, ma che è possibile raggiungere partendo anche da noi stesse e da subito.
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