Robert DOISNEAU e la MUSICA di M.Cristina Nascosi Sandri
«Le meraviglie della vita quotidiana sono emozionanti. Nessun regista cinematografico sarebbe capace di comunicare l’inatteso che si incontra per le strade»
Robert Doisneau
Sabato, 09/02/2019 - Robert Doisneau, il grande fotografo francese noto per la sua bellissima e 'costruita' foto de Le baiser de L’Hotel De Ville del 1950 - è ora in mostra a Parigi al Musée de la Musique della Philharmonie di Parigi, al 221 di Avenue Jean – Jaurès.
Era nato a Gentilly nel 1912, scomparendo lì vicino, a Montrouge, nel 1994.
Robert Doisneau portava in 'scena' baci rubati, sguardi perplessi e les petits choses del meraviglioso quotidiano urbano fotografato per 44 anni
A lui son state dedicate in questi ultimi anni molte retrospettive e personali un po' in tutta Europa, ma quella in corso fino al 28 aprile prossimo è una mostra incentrata sul rapporto tra Doisneau e la musica, una specie di liaison fra Muse Gemelle stranianti, una antica, la Musica ed una più 'nuova', la Fotografia.
Con più di 200 istantanee, Doisneau et la musique - per essa l'artista ebbe sempre una grande passione - racconta di come, dalla metà degli anni '40 alla fine degli anni '80, egli immortalò da vero etnografo di razza i protagonisti della scena musicale parigina con la sua Rolleiflex, girando per la banlieue, per i sobborghi, per catturare insomma i momenti più magici dei musicisti, tra musica colta e musica popolare, ma anche la vita e la felicità della gente che si lasciava andare al ritmo della musica, ballando per strada.
Nel dopoguerra, lavorò per Vogue, conobbe il suo amico Jacques Prévert ed immortalò i grandi della canzone del tempo come il violoncellista Maurice Baquet e poi Pierre Boulez, Pierre Schaeer, Henri Dutilleux e André Jolivet.
Ma ebbe pure modo di ritrarre Maria Callas nel suo studio, Jacques Higelin, Renaud, François Baschet e Jacques Lasry, i musicisti jazz Big Bill Broonzy, Mezz Mezzrow, Bill Coleman, Claude Luter e, negli anni ’80 e '90, Les Rita Mitsouko e Les Négresses Vertes.
La rassegna è curata dalla giornalista regista Clémentine Deroudille e dall'eclettico fumettista, scrittore, regista ebreo algerino ucraino Joann Sfar.
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