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Rivista Confronti e il progetto 'L'altra via'

Rivista Confronti e il progetto 'L'altra via'

Il progetto "L’altra via. Dal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile" e le testimonianze di donne provenienti da Bosnia Erzegovina, Afghanistan e Kurdistan

Lunedi, 05/10/2015 - "Voci di donne che resistono"



Raccogliere le testimonianze di donne provenienti da Bosnia Erzegovina, Afghanistan e Kurdistan che hanno deciso di impegnarsi in prima persona attraverso la costituzione di attività imprenditoriali e associazioni nel settore del microcredito, dell’emancipazione femminile e dell’assistenza sociale. Questo il focus del progetto "L’altra via. Dal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile", iniziativa del periodico 'Confronti'  nell'intento di "promuovere la formazione di reti di scambio tra piccole realtà, condizione necessaria per aumentare l’efficacia delle loro azioni e sviluppare progettualità comuni", spiega il direttore di Confronti, Claudio Paravati.

La conferenza stampa di presentazione del 
convegno "Voci di donne che resistono" si tiene martedì 13 ottobre (h 11,30 Sala stampa Camera dei Deputati in Via della Missione, 4 a Roma) e il convegno è fissato per giovedì 15 ottobre dalle 10.00 alle 18.00, presso la sala Tobagi della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) a Roma.

Dopo i saluti dell’on. Khalid Chaouki e del direttore di Confronti Claudio Paravati sono previsti gli interventi di: Rada Zarkovic, presidente della Cooperativa Insieme di Bratunac, Bosnia Erzegovina; Ghaffar Selay, presidente della Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan (HAWCA), Afghanistan; Ozlem Tanrikulu, presidente di UIKI - Ufficio Informazione Kurdistan Italia, Cantone di Kobane in Rojava e, a seguire, esperti, giornalisti e operatori "il cui compito sarà quello di contestualizzare l'ambito di indagine e proporre strategie di azione comuni".

Venerdì 16 ottobre, alle ore 16.00, le testimoni interverranno nell'ambito del Master di II livello in "Pari opportunità, Studi e Politiche di genere” dell'Università degli Studi Roma Tre, che patrocina l'iniziativa.



Per informazioni e accrediti: programmi@confronti.net

Per la Camera dei deputati, obbligo di giacca per gli uomini.





IL PROGETTO. L’altra via. Dal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile è promosso dalla rivista Confronti con il sostegno dell'8 per mille della Chiesa valdese; Unione delle chiese metodiste e valdesi. Il progetto intende richiamare l’attenzione su micro imprese sociali al femminile nate in un contesto postbellico, che si caratterizzano per il coinvolgimento di donne appartenenti a gruppi religiosi ed etnici diversi, un tempo in conflitto. Con il loro lavoro, queste donne contribuiscono a un tangibile miglioramento della società di appartenenza non solo per il ruolo chiave ricoperto all’interno del mercato del lavoro, ma anche in quanto portatrici di un importante messaggio di dialogo interculturale e interreligioso. L’obiettivo del progetto è quello di fornire elementi di formazione e al contempo dare visibilità e sostegno a queste iniziative, valorizzandone il messaggio di pace, riconciliazione e dialogo.



LE RELATRICISelay Ghaffar è una giovane attivista, promotrice dei diritti umani e presidente della Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan (HAWCA), un’associazione che dal 1999 porta avanti una serie di progetti finalizzati all’inserimento delle donne nel processo di ricostruzione e di sviluppo del Paese. È stata eletta rappresentante delle organizzazioni delle donne a livello nazionale ed internazionale. Dal 2014 è portavoce ufficiale del Partito della Solidarietà dell'Afghanistan, impegnato per la parità dei diritti di donne e uomini e la laicità dello stato. Ozlem Tanrikulu è la presidente di UIKI onlus, l’Ufficio di informazione sul Kurdistan in Italia, impegnato a denunciare la repressione e la violazione dei diritti cui è sottoposto il popolo kurdo, a promuovere la pace e la solidarietà tra i popoli attraverso attività di sensibilizzazione e informazione. Radmila (Rada) Zarkovic è presidente della cooperativa bosniaca "Insieme", che ha sede a Bratunac, vicino Srebrenica. Storica femminista e pacifista jugoslava, profuga a Belgrado dove con le Donne in nero si era opposta alla guerra, ha realizzato il suo ideale: dare concretezza al pacifismo, con il progetto "Frutti di pace" e la cooperativa agricola "Insieme".

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