Login Registrati
Riunita la Rete Nazionale

Riunita la Rete Nazionale

Roma - "Per la prima volta erano presenti ben tre Ministri: Maurizio Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche sociali), Mara Carfagna (Pari Opportunità) e Renato Brunetta (Pubblica amministrazione e Innovazione)"

Ferraguti Isa Lunedi, 04/05/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2009

Per la prima volta erano presenti ben tre Ministri: Maurizio Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche sociali), Mara Carfagna (Pari Opportunità) e Renato Brunetta (Pubblica amministrazione e Innovazione) e nella stessa giornata sono intervenuti alti funzionari di Italia Lavoro, Isfol, Cnel, la vicepresidente del Comitato Nazionale Pari Opportunità, il Direttore Generale del Dipartimento pari Opportunità e Capo di gabinetto del Ministero del lavoro. Due giornate fitte (2/3 aprile) in cui la Rete nazionale delle Consigliere di parità ha avuto informazioni e spazi di confronto.

La Consigliera Nazionale Alessandra Servitori, che ha presieduto i lavori delle due giornate, si è dichiarata alla fine dei lavori soddisfatta dei risultati e degli impegni, sottolineando “la volontà del Governo di proseguire nel processo avviato con il pieno coinvolgimento della Rete Nazionale delle Consigliere [che] esprime una potenzialità reale, in termini consultivi anche alle istituzioni, sulle tematiche di propria competenza, che deve essere considerata come un fattore qualificante delle attività sostanziali di riforma di quel modello di welfare proteso verso una effettiva parità uomo – donna e nella piena attuazione della condivisione dei tempi e dei modi di lavoro”. La prima giornata, ha avuto un grande interesse per i media, lanci di agenzia, resoconti, interviste ai Ministri presenti, sono apparsi su numerosi quotidiani, in televisione e alla radio. Peccato che a nessuno di quanti hanno parlato o scritto è venuto in mente di citare la sede nella quale le dichiarazioni sono state fatte, al massimo si sono limitati ad un “davanti ad una platea di donne”, a dimostrazione del fatto che le consigliere scontano ancora una scarsa conoscenza e visibilità nel Paese, ma ancora di più presso i media, evidentemente.

Il Ministro Sacconi ha ricordato come la crisi che stiamo vivendo non ha precedenti in quanto a gravità in particolare per la instabilità dei mercati finanziari e per la dimensione mondiale. In ragione di ciò ha sottolineato l’importanza di partire dalle le persone investendo su di esse. Al riguardo ha teso a sottolineare l’importanza delle politiche di mainstreaming per quanto attiene all’occupazione femminile e così pure quella dei servizi,con particolare attenzione a quelli per l’infanzia. Ha quindi sottolineato come non sia sufficiente affrontare il tema della conciliazione attraverso la legge 53 del 2000 (pure necessaria) ma occorra avere un approccio sperimentale sia nel rimodulare gli orari di lavoro, non solo part-time, ma anche nel pensare ai nidi che non necessariamente devono essere di quartiere o di azienda. Ha segnalato le esperienze che si stanno sviluppando in diversi paesi europei.

Il Ministro Brunetta ha iniziato una interessante riflessione chiedendosi e chiedendoci se non fosse il caso di mettere in discussione l’idea di una donna che prima di essere lavoratrice ha l’obbligo di essere moglie, madre, nonna e sottolineando il fatto che la nostra società non ha avuto, ancora, il coraggio di mettere in discussione la donna come angelo del focolare e come per molti anni nel nostro Paese il lavoro pubblico sia stato pensato come ammortizzatore sociale di genere. Un altro aspetto importante sollevato dal Ministro è stato il richiamo alla necessità di premiare il merito.. Peccato che poi abbia sviluppato una polemica sterile sulle dipendenti pubbliche che vanno a fare la spesa, uno degli aspetti rilanciati dai media, e non abbia invece colto l’occasione della Rete delle Consigliere per chiedere il loro impegno circa la valorizzazione della Pubblica Amministrazione e dell’importante ruolo che le donne possono svolgere per renderla sempre più efficiente per la cittadinanza.

Ancora meno attenzione i media hanno dedicato alla questione aumento dell’età pensionabile, forse ormai fa meno scalpore, è una notizia “vecchia”. Eppure il Ministro Brunetta ha affermato che la sentenza della Corte Europea “dovrà essere rispettata prima dell’estate”, come se non ci fosse nessuna altra soluzione. In effetti il Consigliere del Cnel Amoretti ha riferito di una serie di soluzioni che sono state elaborate negli anni passati poiché la questione del differenziale sull’età pensionabile non è di oggi.

La Ministra Carfagna è stata costretta a replicare al Ministro invitando le Consigliere - che avevano contestato il Ministro sulle dipendenti ree di fare la spesa – invitandole “a non accettare le provocazioni e a non avvilire da queste critiche”. Riprendendo il tema del riconoscimento del merito la Ministra non ha avuto alcuna difficoltà a sostenere che se si premiasse davvero il merito le donne sarebbero ai primi posti mentre attualmente non è così. Quanto all’aumento dell’età pensionabile Carfagna pone due condizioni: “Che l’innalzamento sia graduale e non pregiudichi i diritti di chi si trova già in età da pensione e che i risparmi ottenuti vengano destinati a un fondo vincolato all’aiuto delle lavoratrici madri ”, impegno che si era del resto assunto anche il Ministro Brunetta. La Ministra ha inoltre ribadito che la crescita dell’occupazione femminile significa crescita per tutto il Paese. Il Ministero delle Pari Opportunità intende lavorare per una “legge quadro sulla conciliazione” che consenta alle donne che vogliono lavorare ed avere percorsi di carriera di non essere penalizzate se desiderano essere anche madri.

La Rete Nazionale delle Consigliere di Parità nella sua seconda giornata di lavori si è assunta, tra le altre, anche importanti decisioni operative: attenta e puntuale lettura dei dati forniti da Inps e Ministero del Lavoro per un monitoraggio dell’andamento dell’occupazione femminile in questo momento di crisi mondiale; l’impegno di confrontarsi sistematicamente con i Ministeri del lavoro, Pari Opportunità e Funzione Pubblica sulle strategie e le disposizioni normative adottate per raggiungere il necessario obiettivo di rafforzare secondo un’ottica di genere le politiche congiunturali e strutturali. Fermo restando il patto Europeo per Lisbona 2010, le consigliere si sono “impegnate attraverso il dialogo sociale e gli strumenti normativi a continuare la loro azione per combattere le discriminazioni sul lavoro parificare i livelli retributivi, sostenere la carriera delle donne nei luoghi di lavoro, applicare e sviluppare dispositivi ed azioni concrete di condivisione del lavoro attraverso strumenti contrattuali flessibili e modalità organizzative aziendali, un Piano nazionale di rete di servizi integrati pubblici e privati per i servizi alla persona con particolare riguardo all’infanzia e alle persone non autosufficienti”.

Sono state di fatto riaffermate le competenze previste dalle norme per il compito delle Consigliere che, in questa fase di crisi mondiale, è quanto mai necessario.



 

(4 maggio 2009)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®