Venerdi, 22/03/2013 - Una novità editoriale dal titolo Ritratti Estemporanei, pubblicato da Prospettiva Editrice (9 euro). A scriverlo è stata la giornalista Valentina Nuccio, e di seguito l'intervista che ha rilasciato.
Come nasce l’idea di scrivere Ritratti Estemporanei?
Nasce dall’esperienza universitaria romana. Abitavo con due ragazze con le quali avevo molto legato e Roma offre a uno studente una quantità disarmante di persone, colori, emozioni e storie personali. Una sera, quasi per gioco, ho iniziato a mescolare le storie di tutti quelli che conoscevo, le loro vicissitudini e impressioni. È nato così il mio romanzo.
Lo definisci un romanzo di narrativa femminile, anche se odi le classificazioni...
Sì, non amo etichettare cose e persone. Mi rendo conto però che se dovessi inserirlo in uno scaffale di una libreria virtuale, lo sistemerei nella narrativa femminile. Siamo ben lontani però dalla Chick Lit e da I love shopping! Ritratti Estemporanei ruota intorno alla vita di tre donne, tre amiche, in un turbinio di emozioni e sentimenti alle volte contrastanti ma sempre veri e puliti.
Combattive e allo stesso tempo unite. Esiste l’amicizia vera tra donne?
Siamo abituati ad ascoltare discorsi in cui le donne “si fanno le scarpe”, donne che cercano di prevaricare altre donne, che ciniche e disilluse provano a non affezionarsi. Il mio romanzo si fonda su un assunto e cioè quello che l’unione fa la forza e che la solidarietà non è scontata. C’è bisogno di sincerità per far sì che i rapporti crescano nel tempo e si consolidino.
Ma nel libro non ci sono solo donne...
No, ruota anche intorno alle storie di uomini. Cattivi, crudeli, egoisti? Sì, ma anche generosi, innamorati. Complicati. Chi dice che lo sono solo le donne?
Ci spieghi il titolo?
Giselle, Sabrina e Giulia sono tre persone con proprie caratteristiche. In realtà sono tre ritratti in cui ognuno di noi può rispecchiarsi e ritrovarsi. L’estemporaneità è dovuta al non appositamente creato, alla libertà che guida il talento espresso in ognuno di noi. Perché, come dice Marion Guglielmetti nella sua prefazione, questo libro: “Ricorda che i giorni corrono veloci e la vita fugge via, per questo non va sprecata”.
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