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Risto-Teatro Skené di Roma / Tanti auguri mon amour!

Risto-Teatro Skené di Roma / Tanti auguri mon amour!

Uno spettacolo lieve sull'incomunicabilità nella coppia

Sabato, 12/01/2013 - L’ironia per molto tempo non è stata considerata un affare per donne. I maggiori detentori della comicità, della lievità scenica, erano uomini: attori, conduttori, comici per professione o intraprendenti one-man show. Nel nostro paese però da alcuni anni c’è un cambio di tendenza.

Sulla scena televisiva e teatrale, sono emerse varie figure femminili, alcune di estremo ed indiscusso successo, che hanno usato l’ironia nelle loro performance come chiave di lettura della realtà, spesso raccontata con una forte prospettiva di genere. Il punto di vista femminile è stato utilizzato come il punto di partenza della battuta, calcando la mano inevitabilmente (?) su luoghi comuni e stereotipi che contrappongono l’universo maschile e quello femminile nella quotidianità della vita. Un tema sempre attuale e dibattuto questo, e che è al centro del lavoro che presenta Angela Calefato fino a domenica 13 gennaio al Risto-Teatro Skené di Roma. Lo spettacolo "Tanti auguri mon amour" mette in scena gli aspetti tragicomici dell'incomunicabilità della vita coniugale.

Lei stessa racconta: “Si tratta di un monologo che la protagonista della piece costruisce e impacchetta per vomitare addosso al marito anni di frustrazioni di vita coniugale. Lei è una quarantenne carina, ancora sexy e simpatica che, però non hai mai fatto nulla per gestire il rapporto matrimoniale secondo i suoi desideri, le sue necessità di moglie e di donna. E si ritrova alla maturità con un marito fedifrago, ossessionato dal sesso e assente. Lei è stanca e vuole riscattarsi dall'infelicità. E il riscatto parte da un video che confeziona proprio a suo marito nel giorno del suo compleanno. Un regalo molto originale, ironico, crudele e liberatorio da cui emergono dolore, mea culpa femminili, nevrosi da "sindrome della crocerossina" ma anche alla fine una nuova consapevolezza del ruolo di donna e di emancipazione.”

Lo spettacolo scritto da Angela in collaborazione con Erika Barresi e diretto da quest'ultima è la versione completa di un corto che l’ha vista vincitrice Miglior Attrice all'ARTELESIA FESTIVAL 2010. Per Angela non si tratta della prima performance su tematiche di genere. Ha scritto e interpretato altri due spettacoli “Io sono Wonder Woman…ma anche no” e “Let’s stalking about” che trattavano fenomeni sensibili per le donne (mobbing e stalking), raccontati sempre in ottica femminile. Se si tratta di curiosità o di impegno sociale lei lo spiega così: “Ho parlato di importantissimi temi sociali in questi tre anni attraverso spettacoli in cui l'ironia non è mancata mai. E' difficile ironizzare su temi come il mobbing, lo stalking, l'Aids, e la questione femminile ma io ho affrontato tutti questi temi con passione e coinvolgimento accogliendo una sfida non impossibile: quella di far sorridere il pubblico. L’ho fatto sovvertendo un modo di fare e concepire la drammaturgia troppo tradizionale per cui è d'uopo seguire sempre una direzione precisa (il dramma è dramma, la commedia è leggera). Passando per il sorriso il dramma arriva meglio in molti casi ed è questo il mio stile. Non c'è nulla di autobiografico in ciò che ispira i miei lavori, o forse magari seguo una pulsione inconscia. Ad ogni modo sono una grande osservatrice dei vissuti altrui.” Quando le chiedo se pensa che il teatro possa contribuire a migliorare le dinamiche di genere al momento in atto mi risponde decisa: “Il teatro è magia. E quando è fatto bene esercita un potere sociale ed è una lezione civica eccezionale. Mi occupo di donne perché sono una donna e ho la presunzione di conoscermi e di conoscere questo universo che ha ispirato tutta la letteratura di ogni tempo. Le donne non hanno bisogno di tutele particolari o di leggi che sostengano il sesso debole. La questione femminile sarà risolta quando le donne supereranno il maschilismo, che non è solo quello che si attribuisce agli uomini, ma è anche quello ben peggiore che parte dalle donne stesse.” Angela vorrebbe continuare a promuovere i suoi spettacoli, e visto l’approccio leggero da lei scelto possiamo solo augurarcelo.

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