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Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione

Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione

Appello per il diritto alla libertà di cura - Difendiamo il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. “Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare.” Leggi e firma l’appello di Ignazio Marino

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2009

Il testamento biologico è al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo terapie come l’idratazione e l’alimentazione artificiale. Ignazio Marino chiede in particolare al Parlamento che si appresta a votare una legge di “non assecondare la contrapposizione mediatica tra ‘partito della vita’ e ‘partito della morte’, ma di ascoltare con più attenzione ‘il cuore e la testa del Paese’.”



APPELLO PER IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI CURA

Il Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico.

Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino. Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani.

Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione.

Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.

Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere.

Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi.

Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino.

Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie.

Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione.



APPELLO PER IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI CURA



www.ignaziomarino.it





Primi Firmatari

Ignazio Marino, chirurgo e senatore

Giuliano Amato, ex Presidente del Consiglio

Corrado Augias, scrittore

Bianca Berlinguer, giornalista

Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo

Maurizio Costanzo, giornalista

Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL

Paolo Franchi, giornalista

Silvio Garattini, scienziato, farmacologo

Massimo Giannini, giornalista

Franzo Grande Stevens, avvocato

Marcello Lippi, Commissario tecnico della Nazionale italiana

Luciana Littizzetto, attrice e cabarettista

Alessandra Kustermann, medico, ginecologa

Miriam Mafai, giornalista e scrittrice

Vito Mancuso, teologo

Erminia Manfredi, regista

Simona Marchini, attrice e autrice

Rita Levi Montalcini, premio Nobel

Giuseppe Remuzzi, scienziato, immunologo

Stefano Rodotà, giurista

Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica

Umberto Veronesi, oncologo

Mina Welby, delegato municipale ai diritti civili

Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale



(24 febbraio 2009)

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