Venerdi, 17/04/2020 - RINNOVIAMO LA FEMMINILITA’
Gentile Ladynomics, accolgo molto volentieri la vostra proposta di #ideexdomani.
Mi hanno colpito due punti dell’articolo di Giovanna Badalassi:
* Occorrerà (ri)cominciare ad ascoltare anche la voce delle donne, le cui differenti esperienze di vita possono contribuire con un approccio innovativo al benessere di tutto il paese. E’ un dato di fatto che le donne abbiano maturato ad oggi un livello di competenze, capacità e relazioni sconosciute alle tutte le generazioni precedenti: siamo dunque una risorsa preziosa che, soprattutto in questo momento, non va sprecata ma anzi, utilizzata al massimo delle proprie potenzialità per il bene di tutti.
*Il coronavirus, nella sua forza distruttiva, ci obbliga infatti tutti, donne e uomini, a confrontarci con molte verità, come persone e come paese, che prima potevano permetterci di non vedere o di nasconderci. Per dare un senso a tutta la sofferenza che questa pandemia sta portando abbiamo invece ora bisogno di ricostruire il paese attraverso la verità di quello che siamo e il desiderio di quello che vorremmo essere, tirando fuori le nostre capacità migliori, i valori più alti, i sentimenti più forti.
E su questi punti vorrei abbozzare il mio brainstorming. Da qui è nata la mia ricerca interiore andando a sentire quali cose vorrei davvero migliorare e cosa non mi piace e vorrei vedere diverso. Sapete è molto vero che questo periodo ci abbia portato in mare aperto e burrascoso e ci abbia dato una scossa, ci abbia arrecato dolore, ferite, scombussolamenti ma la natura ci insegna che dopo ogni notte torna l’alba.
Ce lo insegna Dostoevskij ne “Le notti bianche” in cui il protagonista dopo aver superato le sue paure ed aver aperto il cuore, che evidenzia come il solo modo di riconciliarsi con il mondo, benedice l’altra e resta con buoni sentimenti. Ce lo insegna Dante nella sua mirabile opera in cui parla dell’inferno, dei tuoi tremendi gironi, di come la vita non fu per vivere come bruti, di come essa sia più veloce di un battito di ciglia e ce lo insegna Gesù morendo e risorgendo. Venite in Galilea, ci dice dopo esser risorto.
E così cosa vorrei che le donne apportassero? Quali cambiamenti vorrei vedere dopo questa pandemia nella società tramite loro, tramite quelle potenzialità che hanno raggiunto?
Vorrei vedere tornare la FEMMINILITA’ più che il femminismo. Vorrei vedere una donna che è sinonimo non di potere e comando, di orgoglio nel dirigere cento dipendenti e milioni di euro poiché basta un invisibile virus che tutto si arresta, il castello del denaro crolla e la carriera se ne va con una morte inaspettata e prematura. Questo ha mostrato ad occhi che vogliono leggere, il virus. Non siamo onnipotenti e lo scopo non sia fare di tutto per dimostrarlo agli altri come in una competizione.
Così diceva Dante a proposito di Cimabue e Giotto, della loro fama nel canto XI del Purgatorio. Come è vana la fama se solo a lei si rincorre, come è flebile il successo e il darsi da fare se compiuto solo per dimostrare di essere il più bravo. Il mondo ce lo sbobina è vero in tutte le salse ma su questo vorrei ragionare.
Siano le donne artefici di un cambiamento vero, valoriale, profondo. Tifo per le donne che si realizzano e fanno bene e con talento ciò per cui si sentono chiamate. Viva e forza alle donne, forza a loro sempre!
La donna è un essere di pari valore con caratteristiche per natura diverse dall’uomo. La donna è artefice della vita che nasce, la donna è da sempre il gentil sesso, da sempre candore, gentilezza, colei che annuncia che il Verbo si è fatto carne e che è risorto, è lei che porta in grembo nuove vite.
Portiamo noi la speranza di una gentilezza che rinasce dalla distruzione, seminiamo femminilità, seminiamo eleganza, diventiamo prototipi di carità, di umiltà, di comprensione del mistero radicato nella vita.
Non siamo qui in eterno né per consumare la vita dietro bilanci o conti bancari, siamo qui per portare la verità di una vita che ha senso solo nell’amore reciproco e la donna che è un essere capace, che è un essere dolce, che è un essere che sa prendersi cura di una nuova vita può dare esempio assumendo le vesti, che ha per natura date, di essere colei che persegue finalità alte oltre la materialità della vita, che guarda i sentimenti, che dà centralità alla spiritualità. Portiamo l’esempio di Maria nel mondo!
Con poesie, con bandi che dicano quanto sia bello vivere nella bellezza, nella gentilezza, nell’eleganza, nella raffinatezza, nell’ordine, nell’armonia.
Riportiamo la femminilità nel 2020, siamo artefici di una donna sicura, che lavora, che si realizza, che gestisce la casa, che non ha paura, che schiaccia il male come fa Maria, che si fa annunciatrice della verità, che porta speranza, che porta pace, che porta unione, che non si fa mettere in panchina. Siamo gentilezza, siamo un profumo che inebria il mondo. Siamo semplicemente ciò che siamo con gioia! Siamo femminili, donne che sanno vedere oltre il velo, che sanno scorgere i fenomeni e che hanno una visione ampia. Se questo attecchirà, si diffonderà nelle associazioni, nelle comunità, nelle aziende, nelle famiglie. Nuovi occhi, nuovo modo di vedere la donna.
Abbiamo grandi compiti e dobbiamo scoprirli nella naturalezza del nostro essere. Portiamo FEMMINILITA’! Facciamoci umili e grandi come Maria!
Monica Baldini
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