Mercoledi, 11/11/2020 - Come tanti Festival anche il Med sperava, per la sua XXVI edizione, di poter utilizzare una formula mista, in presenza e da remoto ma, di fronte a nuovi eventi inattesi legati alla ripresa della pandemia, quest’anno il MedFilm ha trovato un nuovo linguaggio, una nuova forma, cogliendo la sfida al cambiamento e trasformandolo in un’opportunità.
Grazie ad una sinergica partnership con la piattaforma MYmovies, l’intero programma del Festival è disponibile online per il pubblico dal 9 al 20 novembre. Il MedFilm, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, vede quest’anno la partecipazione di 70 film, in rappresentanza di 30 paesi, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale e 1 film in anteprima mondiale.
“Quest’anno ci sono bellissime proposte cinematografiche e non solo: è sembrato troppo complesso pensare a questa XXVI edizione su due livelli, in streaming e in presenza, quindi si è deciso di scegliere solo lo streaming - ha affermato Ginella Vocca, presidente e fondatore del MedFilm Festival alla conferenza stampa tenutasi da remoto – e, grazie alla partnership con My Movies, vedremo l’intero programma on line. Come tutti gli anni abbiamo rinnovato le media partnership e possiamo contare su alcuni sostenitori ma il Comune di Roma, invece, dopo tanti anni di radicamento sul territorio, non ha ritenuto di rinnovare il finanziamento al nostro Festival: questo ci è dispiaciuto e ne prendiamo atto, ce l’abbiamo fatta lo stesso ma è un fatto da segnalare”.
Come ogni anno il MedFilm è molto attento al femminile, con una giuria quasi tutta composta da artiste, quali Susanna Nicchiarelli, protagonista anche di una masterclass, e Valentina Pedicini, e con l’attenzione sempre alta alle questioni femminile internazionali: il premio Koinè sarà infatti assegnato all’Associazione Nove Onlus, una realtà che ha realizzato un progetto a Kabul in supporto delle donne. “Il ‘team shuttle’, che porta le donne in giro per la città, al lavoro e all’università - specifica Arianna Briganti vicepresidente e rappresentante dell’Associazione - non è business, è cambiamento, e il Med offre, con questo premio, un contributo al cambiamento contro le posizioni patriarcali”.
Di emancipazione femminile attraverso lo sport parla il documentario egiziano “Lift Like a Girl” di Mayye Zayed, uno degli 8 film presentati nel Concorso Ufficiale “Premio Amore & Psiche” , che intraprende un viaggio cinematografico tra le due sponde del Mediterraneo per toccare alcuni aspetti cruciali della contemporaneità: l’emergenza abitativa e la forza dei legami familiari nello spagnolo “La última primavera” di Isabel Lamberti, le contraddizioni della Turchia di oggi, tra speculazione edilizia e traffico di droga, in “Ghosts” di Azra Deniz Okyay, la decolonizzazione del passato storico nel film-performance iracheno “Sandlines” di Francis Alÿs. L’iraniano “Careless Crime” di Shakram Mokri e l’israeliano “The Death of Cinema and My Father Too” di Dani Rosenberg, propongono caleidoscopiche riflessioni sul cinema, mentre il francese “À l’abordage” di Guillaume Brac ed il palestinese “Gaza mon amour” di Tarzan e Arab Nasser offrono due luminosi inni all’amicizia e all’amore.
Per il Concorso Cortometraggi “Premio Methexis” e “Premio Cervantes Roma”, troviamo 21 film in competizione, provenienti da 18 Paesi dell’area Euro-Mediterranea, e diretti da 12 registe e 10 registi. Il programma affronta tematiche politiche e sociali, storiche e ambientali tra le più urgenti del nostro contemporaneo, dall’integrazione alla manipolazione dell’informazione, dalla gentrificazione dei centri storici alla rimozione nascosta della memoria. Tra i corti in Concorso, spiccano le anteprime di Li Paradisi di Manuel Marini (sulle dolorose conseguenze dell’epidemia di Xylella nel Salento), Motorway 65 della video-artista greca Evi Kalogiropoulou, Ya no duermo della giovanissima regista spagnola Marina Palacio, Le Bain dell’attrice e produttrice tunisina Anissa Daoud, Microcassette - The Smallest Cassette I’ve Ever Seen della coppia croata Igor Bezinović e Ivana Pipal e Bethlehem 2001 del talento palestinese Ibrahim Handal.
Nel fuori concorso da segnalare “Nardjes A. 2019” di Karim Ainouz (prossimamente in sala con Reading Bloom), interamente girato con uno smartphone, che racconta una giornata nella vita dell’attivista algerina Nardjes Asli durante le proteste del 2019; “Rouge” di Farid Bentoumi, su una novella “Erin Brockovich” che si batte per la verità, e il corto “Correspondencia”, un’emozionante conversazione epistolare filmata tra Carla Simón e Dominga Sotomayor Castillo su maternità ed eredità familiare.
In collaborazione con l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospiterà la IX edizione dei Lux Film Days –Il Cinema europeo a Roma. La storica sezione accoglierà quest’anno una retrospettiva di 6 film finalisti del Premio Lux dell’ultimo decennio. Film straordinari che raccontano le migrazioni, l’emancipazione femminile, la guerra, la scuola e l’infanzia: Mediterranea di Jonas Carpignano, Sami Blood di Amanda Kernell, Estate 1993 di Carla Simón, Appena apro gli occhi di Leyla Bouzid, Sole alto di Dalibor Matanic e Class Enemy di Rok Bicek.
L’Algeria, da sempre al centro della riflessione sul Mediterraneo, sarà presente con una speciale retrospettiva di 8 titoli, “Demain, Algérie”, composta da mediometraggi e cortometraggi realizzati dai migliori cineasti della nouvelle vague algerina degli anni Dieci: Karim Moussaoui, Sofia Djama, Amin Sidi-Boumédiène, Hassen Ferhani, Dania Reymond, Damien Ounouri, Djamel Kerkar e Lamine Ammar-Khodja. Autori che con il loro cinema hanno raccontato le speranze, i sogni e le paure della gioventù, attraverso la fantascienza, il fantasy, il dramma amoroso ed il cinema del reale.
"Voci dalla Siria e dalla regione". In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Medfilm Festival è lieto di ospitare la campagna realizzata nell'ambito del lavoro di comunicazione del Fondo fiduciario dell'UE in risposta alla crisi siriana, con una selezione di 5 video che raccontano le storie di iracheni, giordani, libanesi e siriani le cui vite sono state travolte dalla guerra in Siria. Le loro storie rivelano una capacità di recupero e una determinazione straordinarie per andare avanti e sperare in un futuro migliore attraverso le loro stesse voci. I video sono già stati ospitati in occasione di eventi internazionali in Europa ed al Festival Karama di Amman.
Masterclass con Susanna Nicchiarelli e Babak Karimi
In collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Susanna Nicchiarelli si terrà lunedì 9 novembre alle ore 17:00 in diretta sui canali social del MedFilm Festival. Dialogheranno con la regista: Pietro Montani, Professore Onorario di Estetica, Sapienza Università di Roma / Vilnius University, Stefano Velotti, Professore ordinario di Estetica; Dario Checchi, Professore di Estetica; Emiliano Morreale, Docente di Storia del cinema; Veronica Flora, MedFilm Festival; Gianfranco Pannone, MedFilm Festival.
In collaborazione con il Dipartimento ISO Istituto italiano di studi orientali dell’Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Babak Karimi si terrà venerdì 13 novembre alle ore 17:00 in diretta sui canali social del MedFilm Festival. Dialogheranno con l’attore: Laura Guazzone, Professoressa di Storia contemporanea del mondo arabo; Francesco Zappa, Professore di Islamistica; Mario Casari, Professore di lingua e letteratura persiana; Veronica Flora, MedFilm Festival; Gianfranco Pannone, MedFilm Festival.
Confermata per il sesto anno consecutivo la sezione “Letture dal Mediterraneo”. Quattro appuntamenti letterari dedicati al cinema, alla narrativa e al mondo dell’arte. Il cielo, l’acqua e il gatto. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli di Filippo Schillaci (Artdigiland Edizioni). Intervengono: il maestro Franco Piavoli, Filippo Schillaci (autore), Silvia Tarquini (fondatrice e direttrice di Edizione Artdigiland), Gianfranco Pannone (MedFilm Festival). ArabPop. Arte e Letteratura in rivolta dai paesi arabi di Chiara Comito e Silvia Moresi (Mimesis Edizioni). Intervengono: Chiaro Comito, (curatrice e autrice), Ada Barbaro (Professoressa di Lingua e Letteratura araba), Luce Lacquaniti (autrice), Anna Gabai (autrice) e Veronica Flora (MedFilm Festival). Lascia parlare il vento di Lorenzo di Las Plassas (Baldini + Castoldi). Intervengono: Lorenzo di Las Plassas (autore) e Simona Cives (Ufficio attività culturali delle Biblioteche di Roma). Chiude la sezione l’omaggio dedicato a Rossana Rossanda: intervengono Roberto Silvestri (critico cinematografico), Mariuccia Ciotta (critico cinematografico) e Dafne Franceschetti (MedFilm Festival).
Come ogni anno, grande attenzione è riservata agli autori del nostro cinema. La sezione Le Perle: alla scoperta del cinema italiano presenta il mediometraggio targato CSC “C’è un lupo nel parco del re”, in cui tra i rami fitti del Parco della Favorita a Palermo, la regista Virginia Nardelli osserva con delicatezza ragazzini, passanti e prostitute. 7 i cortometraggi tra cui spicca l’anteprima di “Cracolice”, documentario di ‘fantascienza’ del giovane regista calabrese Fabio Serpa sull’approdo nel Tirreno delle famose “navi dei veleni” nei primi anni Novanta.
Come ogni anno, film speciali si troveranno anche nella sezione “Corti dalle Carceri”, con tre mediometraggi che raccontano storie di resilienza dietro le sbarre: “Pugni chiusi. Il pugilato in carcere” di Alessandro Best, “Vieni, vieni più vicino” di Giulia Gussago e “Una tempesta di sabbia” di Andrea Galgata.
Uno spazio dedicato ai giovani quello della sezione “Sguardi dal futuro”, che raccoglie i lavori di diploma dei 15 studenti della giuria Methexis, provenienti dalle scuole di cinema di Italia, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Slovenia, Marocco e Tunisia, per scoprire insieme i talenti di domani.
#parolenuove - OIM
#parolenuove è una campagna che l’OIM ha lanciato per stimolare un dibattito informato e meno divisivo sulla migrazione. La campagna propone 5 nuovi termini, tramite 5 video che esploreranno nuovi significati del fenomeno migratorio. Saranno gli stessi utenti a cimentarsi nella creazione di parole nuove, per far emergere le tante dimensioni e sfaccettature della migrazione. I video saranno proiettati prima dei film del Concorso ufficiale.
Fra gli eventi speciali del Festival, la IV edizione del MEDMeetings: in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Lazio Innova, il MIBACT e l’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, si terrà la quarta edizione dei MEDMeetings, per una riflessione sulle opportunità commerciali dei film dell’area Euro-Mediterranea. Nell’ambito dei MEDmeetings verrà presentato il nuovo Bando “Lazio Cinema International”.
Quest’anno segna anche l’inizio dei MedFilm Works in Progress, a cura di Azza Chaabouni: un bando aperto a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti da Italia e dai Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Sono sei i film in concorso: Tutti i nostri affanni di Davide Crudetti e Paola Di Mitri (Italia), Ethbet di Matteo Ferrarini (Italia), Hyphen di Reine Razzouk (Libano), Fragments from Heaven di Adnane Barak (Marocco), Black Medusa di Ismaël e Youssef Chebbi (Tunisia), Girlheart di Latifa Doghri e Salem Trabelsi (Tunisia).
Insieme ai MedFilm WIPS, un’altra novità proposta nell’ambito dei MEDMeetings è la sezione MedFilm Talents, sempre curata da Azza Chaabouni, dedicata ai talenti emergenti provenienti dai Paesi Euro-Mediterranei. Nell’ambito della sezione, si terranno due incontri online tra gli studenti Methexis e Florian Weghorn, Programme Manager di Berlinale Talents. MedFilm Talents mira a diventare un punto di incontro chiave, a Roma e nel Lazio, identitario e riconoscibile, destinato ai talenti emergenti, autori e produttori italiani e dei paesi mediterranei.
I PREMI
Premio Koinè 2020 all’Associazione NOVE ONLUS per il progetto Pink Shuttle a Kabul:
Il premio è di ammirazione e incoraggiamento all’iniziativa, al coraggio delle donne di Nove, guidate da Susanna Fioretti, e alle donne di Kabul, che insieme stanno contribuendo a fare del mondo un posto migliore per tutte e tutti. Il “Pink Shuttle” è un progetto nato in Afghanistan, a Kabul, nel maggio del 2019 con due pulmini, con i quali donne al volante accompagnano altre donne al lavoro, all’università, o dal medico. Quarant’anni di guerra, di cui ancor oggi non si vede la fine, hanno reso pericolosa la vita sociale delle donne, che possono uscire di casa solo se accompagnate da un familiare maschio e non possono condividere spazi pubblici con uomini che non siano della stessa famiglia. Grazie al “Pink Shuttle”, le donne possono muoversi in città e svolgere le loro attività.
Premio alla carriera a Babak Karimi:
Per essere un ponte tra le culture del Mediterraneo, un mare che unisce e non divide. In ogni genere che esplora e in tutte le storie che racconta, Babak Karimi sa rappresentare un cinema capace di abbattere barriere e cancellare distanze. Babak si mette continuamente in gioco perché interprete che ama le differenze: è grazie a queste, e al continuo confronto e scambio, che l’umanità si è evoluta nel corso dei secoli. Con questo Premio alla Carriera si intende rendere omaggio ad un attore che con il suo lavoro rappresenta le radici, l’oikos, il mondo che ci ospita e la casa comune che è il nostro Mediterraneo.
Premio Amnesty International
Per il secondo anno consecutivo Amnesty International conferirà il Premio Amnesty per i diritti umani ad un film presentato nell’ambito del MedFilm Festival 2020. Il conferimento del Premio avverrà domenica 15 novembre.
I premi della 26esima edizione del festival saranno realizzati dal pittore e scultore Alfredo Futuro, per il quinto anno consecutivo: 5 statuette in oro e argento, create dalla sua sapiente manualità d’artista.
Le giurie
Giuria di alto profilo, quella del Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche, che vede le registe Susanna Nicchiarelli e Valentina Pedicini, la sceneggiatrice Heidrun Schleff, il fumettista Zerocalcare e la docente universitaria e ricercatrice Donatella Della Ratta.
I progetti dei MedFilm Works in Progress verranno invece valutati da una prestigiosa giuria internazionale composta da Dora Bouchoucha, produttrice tunisina, Rana Eid, regista e sound designer libanese, e Giona A. Nazzaro, Delegato generale della Settimana della Critica di Venezia.
Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes, una giuria molto speciale, formata da 15 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Terza Casa Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Nuovo Complesso Roma Rebibbia. Gli studenti-giurati sono: Dorina Toci - Accademia di Cinema e Multimedia Marubi di Tirana, Albania; Sid Ali Zaafoune - ISMAS: Institut Supérieur des Métiers et Arts du Spectacle et Audio Visual di Algeri, Algeria; Ema Bilaver - SAF Animated Film School of Cakovec, Croazia; Pierre-Jean Delvolvé - La Fémis, Parigi; Kallidou Nefeli - Aristotle University of Thessaloniki – Fine Arts, Grecia; Davide Salucci - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma; Giorgia Flore - Scuola di cinema Sentieri Selvaggi, Roma; Youssef Allali - ISCA - Institut Spécialisé du Cinéma et de l’Audiovisuel de Rabat, Marocco; Peter Bizjak - University of Ljubljana - Academy for Theatre, Radio, Film and Television, Slovenia; Youssef Sanheji - Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia; Myriam Khammassi - Ecole Supérieure de l’Audiovisuel et du Cinéma de Tunis, Tunisia; Blanca Martín Secades, Jaime Sanchez Camacho, Pedro Munoz-Calero Franco, Zuhaitz Silva Garcia – ECAM School of Cinematography and Audiovisual of the Community of Madrid, Spagna.
Circa 40 studenti universitari saranno parte attiva della 26° edizione del MedFilm. In collaborazione con le università La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, John Cabot, Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT e Link Campus, gli studenti avranno l’opportunità di vivere dall’interno la manifestazione, andando a formare due giurie parallele ed autonome a quelle ufficiali, una per ciascun Concorso (lungometraggi e cortometraggi) a cui sarà affidato l’importante compito di rintracciare le opere che, con maggiore lucidità e compiutezza, avranno saputo comunicare i temi proposti dal festival. Gli studenti delle università La Sapienza, UNINT e Link Campus assegnerà il Premio Unimed al miglior cortometraggio sul dialogo interculturale nel Mediterraneo.
Dunque il MedFilm cambia forma, ma non essenza. Il suo “nuovo stare insieme” (#anewtogether) permane all’insegna del desiderio di ritrovarsi e dialogare insieme, condividendo uno spazio di esperienza cinematografica che unisce i paesi dell’area Euro-Mediterranea, mettendo in contatto l’Italia ed il meglio della produzione cinematografica internazionale, generando luoghi di dialogo creativo a supporto dei nuovi talenti e dei giovani, amplificando ciò che si ode sommessamente, i linguaggi non decifrati, le voci di tutti i popoli, le voci del Mediterraneo.
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