La parola nella storia, dall'epoca medievale all'ottocento attraverso l'analisi di una poesia di Baudelaire e di una poesia di Rimbaud. Analisi filologica di un testo medievale.
che dirti? Sei una continua sorpresa, nel vero senso della parola, appari dove meno ti si può aspettare, dove non ci si pensa e arrivi comunque ben corazzata.
Queste RIFLESIONI FILOLOGICHE la dicono lunga sulle tue qualità scientifiche, sul tuo amore per la letteratura, per la PAROLA intesa nella sua pienezza storica e umana.
Non era facile confrontarsi con quella che io ritengo una delle più belle poesie di tutti i tempi, CORRESPONDANCES, e tu invece hai saputo farlo con una originalità che t'invidio. Le tue doti sono un fermento che non si ferma mai e ciò ti dà la possibilità di entrare da padrona nei testi, di viverli. Come hai fatto con "Gli stupefatti" di Rimbaud.
Davvero sono compiaciuto e felice di esserti buon amico e ti faccio i miei compli-menti, non per formalismo stupido e inutile, ma perché sono stato preso, affascinato dalla tua indagine e dalla tua scrittura.
Un abbraccio.
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