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Ricordo del mio giorno di LAUREA, 26 marzo 1975...40 anni dopo...di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Ricordo del mio giorno di LAUREA, 26 marzo 1975...40 anni dopo...di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Marzo è uno dei mesi più 'frequentati' per scegliere di laurearsi: lo feci anch'io, 40 anni fa e mi fa piacere condividere, con chi di voi vorrà leggermi, le 'sintesi' che ho scritto di quell'esperienza, di quella giornata rimasta in

Giovedi, 26/03/2015 - VENTITRÉ ANNI DOPO...



Ricordava perfettamente il giorno della sua laurea: un vero e proprio rito di passaggio.

L'avvio dell'evento non era stato dei più fausti, a dire il vero.

La data prefissata per gli esami di laurea era stata decisa per il venticinque di quel mese, poi, un improvviso sciopero del personale non docente, aveva fatto slittare il tutto al giorno dopo.

Certo, poco male, ma, si sa, i preparativi, lo stato d'animo, l'ansia o, forse, sarebbe meglio dire l'angoscia, di quei momenti, erano cose con cui si doveva necessariamente 'fare i conti', a livello mentale.

Ti aspetti chissà che, te lo immagini, sai, più o meno, come si realizzerà e d' improvviso...pof !, tutto cambia, tutto muta, niente più è uguale a prima: eh, sì, anche ventiquattr’ore fanno la differenza.

Comunque erano passate, per fortuna.

Entrò come in trance in quell'aula.

Era l'Aula Magna della sua Facoltà, quella di Magistero, dell'Università di Ferrara, dove aveva assistito a decine di lezioni, convegni, seminari, quella in cui, per la prima volta, s'era innamorata dì un prof. Sì, era accaduto con un certo ritardo rispetto alla tabella di marcia sentimentale delle sue coetanee.

Le "medie", le "superiori", l'avevano lasciata indenne da questo tipo di approccio interpersonale ; il ‘fattaccio’ - banale, per la verità - le era accaduto con il prof di Latino, un 'pazzo schizofrenico', come lo aveva definito lei tante volte parlandone con le amiche, ma capace di interessantissimi ed intellettuali voli pindarici, e non solo nella sua materia.

Ripensò, per un attimo, alle lezioni che si era 'bevuta' - pardon 'subìta', in quattro anni di frequentazione universitaria.

Aveva sostenuto 'solo' due esami nella sua materia, ma aveva seguìto per un intero anno un corso monografico su Plauto, giusto per vederlo, ascoltarlo e...bearsene.

Beh, ora era tutto passato, ormai.

Si avvicinò al tavolo dove se ne stava 'appollaiata', quasi in agguato, la commissione di laurea.

Iniziò a parlare, ascoltando la sua voce come se fosse off, fuori campo; più che altro, si udiva parlare e solo verso la fine si rese conto che stava discutendo la sua tesi - nuova, sperimentale per quei tempi, sul Ghetto Ebraico di Ferrara, uno dei più vecchi d’Europa, secondo solo a quello di Venezia, forse, dalle origini ai...giorni nostri - con la docente di Pedagogia ( la grande Egle Becchi, docente dell'Ateneo di Pavia, pure ), anziché di Sociologia, il suo controrelatore, ma ben più interessata dell'altro all'argomento da lei sviscerato.

Ottenne il massimo dei voti - no, la lode, no, ma non era poi così importante, 'stupido' esito di un voto falsamente democratico.

Uscì dall'Aula Magna, abbracciò i suoi genitori che trepidanti l'aspettavano all'uscita.

Scese le scale con loro, poi si allontanò in direzione opposta, in via Savonarola.

Si volse solo un attimo a guardarli... Ormai si sentiva 'adulta', una 'grown up', come puntualmente dicono gli Inglesi, ora il mondo era 'retoricamente' suo, anche se la realtà l’avrebbe ben presto posta con i piedi in terra o...ancor peggio.

Eppure, un lieve e malinconico senso di colpa la prese: nemmeno adesso l'ha abbandonata...







Maria Cristina Nascosi

Ferrara, 26 Marzo 1998

h. 15.00 – 15.20

23 anni dopo…







e........









L’UNDÀL DLA PORTA



L’undàl dla porta

dla cà indu che

a ssón nata…





Quand a l’ò passà

a i ò cardù

d’èssar un grand :

an avéa ancora capì

che a gl’iéra



sól al prinzzìpi…





§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§







LA SOGLIA





La soglia della porta

della casa

dove sono nata…







Quando l’ho oltrepassata

ho creduto di essere adulta:

non avevo ancora capito

che allora





iniziava la mia vita…





( M.C.N.)

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