Politica/ Udi - Il comunicato dell’Udi per ricordare una importante protagonista dell’associazione
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2005
Lydia ci ha lasciato all’inizio di questa estate. Fra le prime collaboratrici di Noidonne e importante protagonista dell’Udi, la sua è una lunga storia durata oltre sessant’anni: farla conoscere soprattutto alle giovani generazioni, entra nell’ambito della memoria e verità storica, oggi tanto elusa, travisata, persino avversata.
Lidia nasce a San Gimignano nel 1920 da una famiglia di artisti e cultori dell’arte pittorica. Lei stessa studia all’Accademia di Brera, anche se malvolentieri, e poi insegna storia dell’arte nelle scuole superiori.
Negli anni ’30 la famiglia De Grada, soprattutto il fratello Raffaele, prende decise posizioni antifasciste e anche nell’arte comincia ad emergere l’insofferenza e la critica verso il sistema imperante che imponeva un’interpretazione falsa e retorica della realtà. E’ in questo scenario che, a Milano, Lydia incontra e poi sposa Ernesto Treccani, giovane pittore impegnato politicamente a sinistra anche se proveniente da una famiglia di grandi e ricchi industriali cotonieri, il cui padre -uomo coltissimo e mecenate- fu il fondatore della famosa Enciclopedia Treccani.
Al termine della guerra Ernesto è giornalista nella redazione dell’Unità e Lydia entra nella delegazione nazionale dell’UDI, impegnandosi anche scrivendo su Noidonne e diffondendo il giornale nella convinzione che occorresse elevare la condizione culturale delle donne per permettere loro di uscire da uno stato di sudditanza ed emarginazione e diventare così protagoniste della storia che stavano vivendo. Si impegna in particolare nella lotta per istituire una rete di servizi sociali: nidi per la primissima infanzia, scuole materne, elementari, medie e superiori.
Dal 1950 diviene responsabile nell’API (Associazione dei Pionieri Italiani), associazione che si propone di educare i ragazzi ai principi della Costituzione, lavorando al fianco di Enrico Berlinguer e Gianni Rodari. Nel 1957 è chiamata a svolgere incarichi di responsabilità nella pubblica amministrazione a Milano, al comune e alla provincia. Collabora con Il Giornale dei genitori durante tutti gli anni della sua pubblicazione, dal 1968 al 1985. Nel 1970, e per tredici anni, a Rozzano è Assessora alla scuola e ai servizi sociali e successivamente, da amministratrice di un ospedale, ha particolare cura al funzionamento dei servizi sociali. “Signora compagna” è la sua biografia, utile per conoscere, in modo più approfondito questa donna, straordinaria e generosa sorella e compagna.
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