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Riconoscere gli stereotipi di genere

Riconoscere gli stereotipi di genere

EGITTO - “Chi sono loro per dire che…?”. È la campagna lanciata sul web per combattere i luoghi comuni e attirare l’attenzione sulla figura femminile

Zenab Ataalla Martedi, 30/06/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2015

 In che è modo è possibile parlare e combattere gli stereotipi, soprattutto quelli che riguardano l’universo femminile nella società egiziana? Ghada Wali, una giovane artista diplomata all’Università tedesca del Cairo e con un master in Design presso l’Università americana, ha affrontato il problema con il lancio della campagna di sensibilizzazione dal titolo "Chi sono loro per dire che…?”

“Come artista sono costantemente in contatto con la gente e mi capita molto spesso che siano proprio le persone a chiedermi di mettere in discussione alcune convinzioni che si hanno sulle donne e che con il tempo si sono radicalizzate. La società egiziana - dice Ghada - ha creato degli stereotipi sulle donne senza nemmeno rendersene conto. Abbiamo deciso di seguire delle regole imposte da altri. Così facendo abbiamo preso per dato quello che gli altri possono pensare di noi. Non è possibile credere ancora oggi che una ballerina della danza del ventre sia per forza una prostituta. Come non è possibile pensare che una donna che non sia ancora sposata a 30 anni sia una zitella”.

Una presa di coscienza che sta riguardando molte donne in Egitto, soprattutto le attiviste che stanno combattendo insieme dopo la Rivoluzione del 2011 per vedere riconosciuti quei diritti tanto auspicati in campo sociale e politico; diritti molte volte promessi, ma quasi mai di fatto riconosciuti. “Il corpo delle donne in Egitto, come i diritti femminili, sembrano essere considerati una merce di scambio. Ed alcuni uomini pensano di essere gli unici e i soli a dovere decidere di quello che una donna deve fare o dire” afferma Ghada.



Per questa ragione con lo slogan pensa, accetta e cambia la campagna mira a “modificare alcune delle credenze tradizionali che sono i principali motivi di rallentamento dello sviluppo della società egiziana.

Voglio promuovere l'accettazione sociale e la diversità. Il rispetto dei diritti umani e soprattutto il rispetto delle donne e dei loro diritti”.

La campagna rientra nell’ambito di altre iniziative che cercano di far emergere l’importanza del ruolo della donna all’interno della società egiziana anche in previsione delle prossime elezioni parlamentari dopo la caduta dell’ex presidente Morsi avvenuta nel giugno del 2014.

In un periodo delicato per le sorti politiche del Paese, una sensibilizzazione del genere può avere l’importanza di risvegliare le coscienze purtroppo assopite nel corso degli anni, invitando gli stessi uomini a riflettere prima di parlare o agire.

La campagna, lanciata anche sul web a maggio, dopo l’esibizione avvenuta a Londra nel 2013, ha un ruolo strategico per invitare ancora una volta le donne a decidere per loro stesse e combattere in prima linea i problemi che le riguardano, primo fra tutti quello delle molestie sessuali.



Disegni di Ghada Wali e Nourhan Moaz, tratti dal sito Scoopempire

 

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