Nel mese liturgico di giugno è presente una memoria mariana obbligatoria, quella del Cuore Immacolato di Maria, che ha un fondamento biblico tutto da scoprire.
Venerdi, 01/06/2018 - RI-NASCERE NEL CUORE DELLA MADRE
Nel mese liturgico di giugno è presente una memoria mariana obbligatoria, quella del Cuore Immacolato di Maria, che ha un fondamento biblico tutto da scoprire. È davvero bello infatti cercare di comprendere qualcosa di questo Cuore, e lo facciamo basandoci sull' episodio evangelico in cui a Betlemme i pastori lodavano Gesu’ appena nato (cf. Lc 2,19): «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc 2, 19) e ancora, e sull’episodio dello smarrimento al tempio: «custodiva tutte queste cose nel suo cuore» (Lc 2, 51). Custodire e meditare sono, in Maria, le azioni successive allo stupore della nascita: "tutti si stupirono delle cose dette loro dai pastori". Quella della "nascita" è una categoria cara ad una filosofa che amo tanto, Hanna Arendt, per la quale l’essenza dell'essere umano è l’ "inizio": se per Heidegger l’uomo è nato per morire, in quanto “essere-per-la-morte” determinato dalla sua temporalità originaria, per Arendt siamo creati per dare inizio e ri-nascere, a partire dalla "nascita", che di ogni possibilità costituisce l’apertura. A seguito della "nascita" del "nato da Donna", del Figlio di Dio Gesù Cristo, il “custodire” della Madre non è allora uno sterile conservare, ma un continuo ri-nascere (vedi le parole di Gesù a Nicodemo) approfondire, svelare, comprendere, alla luce della parola biblico-profetica, gli avvenimenti che vanno compiendosi nella storia. E il verbo usato dall'evangelista “symballein” (letteralmente “mettere insieme”, avvicinare due parti di un intero, da cui il termine “simbolo”), tradotto con meditare, indica un'operazione di confronto che permette di far venire alla luce il senso profondo di un evento. Vediamo dunque Maria impegnare le sue energie di mente e cuore per capire gli avvenimenti che le accadono e le parole divine, per poterle sempre meglio comprendere. Maria in ascolto dello Spirito compie un'esegesi ed un'ermeneutica che ci ricorda quella che compie Gesù con i due discepoli di Emmaus: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (24,32). Il Cuore di Maria non medita le parole bibliche semplicemente come fa lo studioso che spiega la Bibbia con la Bibbia: Maria è lezione vivente di approfondimento della Parola di Dio: lettura penetrante ed amorosa dei testi, raffrontati tra loro e, esistenzialmente, con i fatti della propria vita. Ma noi, quanto ci impegniamo nell'ascolto della Parola? L' Arcivescovo Vincenzo Bertolone in "Dal cuore Immacolato di Maria al Sacro Cuore di Gesù" Lettera ai fedeli per il mese di giugno 2017, scriveva: "Riflettiamo, sorelle e fratelli, sulla nostra pigrizia spirituale, sulla nostra tiepidezza di fronte all’Amore divino": e, citando A. M. Canopi, ci invitava all' ascolto: “Ecco, la voce del Diletto ci invita a correre incontro alla primavera, a correre sulla via della luce, che è lui stesso… è una chiamata a risorgere, ad entrare nella luce del vero giorno spuntato con l’incarnazione del Verbo e giunto al massimo splendore con la sua passione, morte e risurrezione”. Nella meditazione e nella preghiera, che impariamo dal dolce Cuore di Maria, consentiamo all’azione divina di ri-nascere e operare in noi , vivendo nella soavità della Sua presenza.
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