La sezione indipendente e parallela del Festival, dedicata alle giovani generazioni, assegna i premi a opere ‘oneste e dure’, storie di ragazze e ragazzi in crescita, bullismo, tossicodipendenza, identità sessuale
Lunedi, 29/10/2018 - Come emanciparsi dai bulli a scuola, dalla famiglia richiedente e dal capo sfruttatore? A queste domande cerca di rispondere Sarah, l’adolescente protagonista di ‘Jellyfish’ – vincitore del Premio Miglior Film di Alice nella città e di una menzione speciale di My Movies per la giovane attrice nel ruolo di una ragazza che non riesce a trovare uno sbocco positivo alla propria aggressività e frustrazione per le tante cose negative della sua vita, appesantita da un eccesso di responsabilità, finché un’insegnante di recitazione non le propone di partecipare ad uno spettacolo teatrale. Da lì, alla scoperta di un talento nascosto, la difficile necessità di fare delle scelte per diventare adulti. “Una storia – recita la motivazione delle/dei giovani giurate/i - che riesce a raccontare una situazione difficile con la crudezza che le appartiene. Con sguardo e tempi spietati si racconta la vita di una giovane donna che tra senso di responsabilità e rabbia tenta di diventare adulta con ironia e forza.” Il premio è stato molto apprezzato dal regista del film, il britannico James Gardner, il quale ha commentato: “Questo film parla di temi specifici di ragazzi e adolescenti e mi fa molto piacere che sia stato premiato da una giuria di adolescenti.”
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