Login Registrati
Resistere a mafiopoli nel nome di Rita Atria

Resistere a mafiopoli nel nome di Rita Atria

Legalità - “Parlare e camminare per resistere a Mafiopoli” è stato il motto che sabato 14 settembre ha guidato donne e uomini dell’Unione Valdera

Domenica, 27/10/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2013

“Parlare e camminare per resistere a Mafiopoli” è stato il motto che sabato 14 settembre ha guidato donne e uomini dell’Unione Valdera - che comprende 14 comuni della provincia di Pisa - in una lunga Passeggiata per la legalità attraverso le strade del comune capofila, Pontedera, da via Peppino Impastato, di cui era presente il fratello Giovanni, a Piazza Pino Puglisi. In una delle tappe la Commissione Pari Opportunità dell’Unione Valdera ha ricordato la testimonianza di Rita Atria, la giovane trapanese che si era opposta alla sua propria famiglia mafiosa per schierarsi dalla parte della giustizia diventando collaboratrice del giudice Borsellino e a diciotto anni aveva scelto di morire come disperata forma di protesta contro i soprusi mafiosi. Le parole del suo diario “Prima di combattere la mafia devi farti un esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combatterla nel giro dei tuoi amici. La mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci” hanno accompagnato la piantumazione di un giovane albero nel parco fluviale che da oggi in poi ricorderà Rita, “fimmina lingua longa e amica degli sbirri” per i suoi detrattori, coraggiosa e appassionata testimone di giustizia per noi.



Per la Commissione P.O. dell'Unione Valdera: Giampaola Cortopassi, Monica

Doni, Magda Ristori, Alessandra Nardini, Cecilia Robustelli, Chiara Bini,

Federica Barabotti


Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®