Sabato, 20/03/2021 - Con il Governo Conte era stato presentato un primo provvedimento, il “Family act” per sostenere la famiglia con riforme delle politiche lavorative, scolastiche e familiari. Ma ora, con il Governo Draghi e i fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea con il Next Generation Eu, è in atto una spinta per definire ulteriori misure che sostengano la natalità, la parità di genere, i servizi per l’infanzia.
Una spinta che troverà la sua conclusione pratica nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che dovrà essere approvato entro il prossimo Aprile. I lavori per la sua messa a punto procedono a ritmo sostenuto e il Governo è in un confronto stretto con Camera e Senato.
Tutti i Ministri stanno tenendo audizioni con le Commissioni di cui sono i referenti e la Ministra Bonetti, in audizione, ha presentato le linee guida per affrontare criticità già note, ma ora acuite dalla pandemia. Evidente è la denatalità. Secondo le previsioni ISTAT quest’anno la natalità potrebbe scendere sotto la soglia critica dei 400.000 nati e questo problema (diventiamo sempre più un paese di vecchi) si spiega anche con la crisi economica e del lavoro che, in particolare, ha colpito le donne. Ma si spiega anche con la carenza di servizi per l’infanzia e di sostegni alle donne lavoratrici che incentivino la natalità.
La Ministra Bonetti ha parlato di fondi per l’imprenditoria femminile, di certificati di parità di genere che premieranno le ditte e gli uffici
pubblici, grandi e piccoli, che saranno più avanzati con gli indicatori sulle assunzioni femminili, sui sostegni alla maternità, sui congedi parenterali paritari, sulla parità di retribuzione e sulla parità di accesso agli avanzamenti di carriera. Ha parlato quindi del grande ritardo che propone l’Italia nel campo della parità di genere. In Europa siamo al 14esimo posto!
Confermato anche l’impegno per l’assegno unico universale per i figli, fino alla maggiore età e l’impegno per la ristrutturazione
e la costruzione di asili nido e scuole di qualità per l’infanzia. Altro impegno che si prende con il PNRR è la promozione della formazione delle donne nelle materie scientifiche, nella digitalizzazione, nella formazione ecologica. Questi quindi i temi sui quali la Ministra sta lavorando e per i quali si dovranno stanziare i fondi concessi dall’Europa.
Suggerimenti e richieste alla Ministra sono venuti con gli interventi dei parlamentari convocati all’audizione. Emma Bonino sostiene che la crisi della denatalità va affrontata anche permettendo un più facile accesso alla fecondazione assistita e che non basta ristrutturare ed edificare asili nido e scuole per l’infanzia, occorre anche garantire risorse per i costi di gestione dei medesimi, a garanzia della qualità
dell’offerta. La senatrice Valeria Fedeli (PD) chiede la creazione di un Osservatorio che monitoraggi la realizzazione e la progressione dei progetti, una volta approvati, e da più Parlamentari richiesto che si realizzino disegni di legge, già approvati nel campo della famiglia e nella lotta al femminicidio, ma che giacciono nei cassetti anche per mancanza di fondi.
Altre grandi richieste sono quella della dovuta maggiore attenzione e risorse al Sud perché, si è detto, alla disparità di genere si accompagna spesso la disparità territoriale e quella di una particolare attenzione ai tanti disagi delle donne che non hanno un posto fisso ma sono libere professioniste.
La Ministra si è impegnata a trasmettere entro il mese corrente, in Parlamento, le schede per la realizzazione delle linee che saranno approvate, dettagliate e trasmesse in Parlamento per la loro discussione e, entro Aprile, approvazione.
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