Recitando Shakespeare di Franca Rizzi Martini
Due oscuri fatti di sangue avvenuti a trecento anni l’uno dall’altro, sono misteriosamente legati fra loro dalle relazioni sommerse, e a volte irreali, fra i protagonisti delle vicende. Una magnifica vetusta casa è al centro delle storie che si
Martedi, 18/10/2016 - Con il suo ultimo romanzo “Recitando Shakespeare”, edito da Neos Edizioni, Franca Rizzi Martini ci trasporta attraverso i secoli fra la magia del teatro e le suggestioni oscure del giallo.
Il filo narrativo infatti percorre due storie apparentemente autonome che si alternano nei diversi capitoli; entrambe si sviluppano intorno ad un enigma e tutte e due hanno come fulcro la poesia del grande drammaturgo inglese del quale quest’anno ricorre il quattrocentenario della morte.
La prima è ambientata ai giorni nostri fra Torino e Moncalieri, e la sua protagonista Patrizia è una donna single, dotata di una particolare sensibilità che le permette percezioni che nessun’altro condivide e che aiuterà il commissario Carlo Rossi a svolgere le indagini intorno ad un omicidio. Accanto a Patrizia troveremo la sua amica Cosetta, unica che crede alle sue intuizioni e che l’aiuta ad avere fiducia in se stessa e nella sua sensibilità. Anche Frank, il socio di Patrizia, avrà un ruolo importante nello svolgersi della vicenda.
La seconda storia si svolge nel Piemonte del Seicento e gira intorno alla reggente di casa Savoia, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours impegnata nelle Guerre del Sale contro Mondovì; la narrazione vede come protagonista Jeremy Ross, un giovane attore inglese shakespeariano, che coltiva il difficilissimo sogno di portare il suo teatro davanti dalla corte dei regnanti piemontesi.
Le due storie si incastreranno l’una nell’altra alla fine del romanzo intorno ad una bellissima e vetusta villa della collina di Moncalieri.
Questo libro impregnato di suspense, oltre a lasciare il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina, lo cala nelle vicende storiche e fra gli usi e i costumi del Piemonte di tre secoli fa, e strizza l’occhio al mito torinese della città magica.
Il filo narrativo infatti percorre due storie apparentemente autonome che si alternano nei diversi capitoli; entrambe si sviluppano intorno ad un enigma e tutte e due hanno come fulcro la poesia del grande drammaturgo inglese del quale quest’anno ricorre il quattrocentenario della morte.
La prima è ambientata ai giorni nostri fra Torino e Moncalieri, e la sua protagonista Patrizia è una donna single, dotata di una particolare sensibilità che le permette percezioni che nessun’altro condivide e che aiuterà il commissario Carlo Rossi a svolgere le indagini intorno ad un omicidio. Accanto a Patrizia troveremo la sua amica Cosetta, unica che crede alle sue intuizioni e che l’aiuta ad avere fiducia in se stessa e nella sua sensibilità. Anche Frank, il socio di Patrizia, avrà un ruolo importante nello svolgersi della vicenda.
La seconda storia si svolge nel Piemonte del Seicento e gira intorno alla reggente di casa Savoia, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours impegnata nelle Guerre del Sale contro Mondovì; la narrazione vede come protagonista Jeremy Ross, un giovane attore inglese shakespeariano, che coltiva il difficilissimo sogno di portare il suo teatro davanti dalla corte dei regnanti piemontesi.
Le due storie si incastreranno l’una nell’altra alla fine del romanzo intorno ad una bellissima e vetusta villa della collina di Moncalieri.
Questo libro impregnato di suspense, oltre a lasciare il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina, lo cala nelle vicende storiche e fra gli usi e i costumi del Piemonte di tre secoli fa, e strizza l’occhio al mito torinese della città magica.
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