Venerdi, 20/06/2025 - Paolo Carlucci,
nota di lettura per Rosaria Di Donato, Scrigno, Amazon, 2025
Son nata in un angolo di cielo/
dove il vento rincorre nuvole/
e spazza via la tristezza
Già in questo pittorico autoritratto, abbiamo in visione, l’essenza della poetica della Di Donato: scintille celesti, ma intrise di terra e memoria. Canti di natura, sentita sempre nel silenzio semplice di un cristiano giocoso sconcerto, sono una cifra notevole della produzione della nostra poetessa
Lirismo e incanto si incastrano nel dolore del presente, che è presa d’atto del male, ma pure educazione alla speranza. Esemplare in questo senso i versi di tenacia
Non lascerò/ morire un sogno/ anche se il tempo/ ruba spazio/ ai giorni attenderò sera per coltivarlo / Con fine pennello sfumerò i colori/ finchè l’uno nell’altro/ si fondano / in brillii d’azzurro
Con Scrigno il suo ultimo libro, autoprodotto, Rosario Di Donato distilla ricordando emozioni ed affetti.
Sentimenti e gemme affettive si radicano nella silloge.
Visioni memoriali si dischiudono allargandosi al familiare, al privato:
come fiorito ramo il melo/ stupire di fragranza più dolce/ al suo profumo schiudersi/ intatti ricordi dell’infanzia.
Ma la poesia non si isola solo nel sogno, e si anima di pathos civile; offre visioni al mondo attuale. Coesiste in questo florario di nuvole e natura, anche uno scrigno di sofferenze civili, ma con l’oro della speranza di un riscatto, la preghiera universale del rispetto e della storia.
Volevano essere farfalle/ le sorelle mirabal/ ma incontrarono la morte/ sulla via per puerto plata…
E ancora la vibrante sofferenza per un tempo cupo di femminicidi emerge in c’è
C’è un pianto che non ha fine/ sulla terra voce degli orfani/ delle vittime di femminicidio/ non c’è sole per loro al mattino.
Lo spazio doveroso a queste visioni civili meglio crediamo faccia esaltare il timbro della poetessa, protesa sempre all’eco meravigliosa della natura, preghiera alla vita che trova in lampi lirici in miniature di haiku, essenze di pillole universali di fede e stupore. Mandorlo in fiore/ primavera scintilla/ il sole sei tu.
Versi preziosi e sussurri di colori, nel cielo della natura si susseguono nel volume. La sconcertante vocazione alla semplicità irradiante scintille celesti e fede nel fiore universale di un dio, nascosto e in fiore, nel giardino poetico di cui si compone appunto questo Scrigno, articolato in varie eloquenti sezioni: visioni, chiaroscuri, miniature, tracce, con suggestioni in lingua straniera, spagnolo, e in vernacolo ciociaro, stuccio- scrigno; se po' fà- si può fare, e soprattutto er zinale- il grembiule, rese anche in italiano, esprimono con immagini e suoni, il succo vitale delle origini.
L’opera è corredata anche da immagini familiari e di paesaggi, che danno a questo Scrigno, un cromatismo speciale ai ricordi e ai sogni in versi di Rosaria Di Donato
Lascia un Commento