REBIBBIA FESTIVAL 2019: “Il Cinema Italiano racconta il Carcere -1955/2019”
Dal 21 al 27 ottobre: Auditorium di Rebibbia N.C.- Auditorium del MAXXI. A Rebibbia femminile omaggio a Massimo Troisi. A Civitavecchia ‘Fortezze’ di Ludovica Andò ed Emiliano Aiello
Mercoledi, 16/10/2019 - Come ogni anno la Festa del Cinema di Roma ospita il Rebibbia Festival, con proiezioni, incontri, laboratori che coinvolgono la popolazione reclusa, fra l’Auditorium del Carcere e l’Auditorium del MAXXI. Il 21 ottobre, al MAXXI alle ore 17,30 ci sarà un focus sul tema “Il Cinema Italiano racconta il Carcere – 1955/2019”. Durante l’incontro, coordinato da Mario Sesti, con Giuliano Amato (Giudice costituzionale), Carmelo Cantone (Provveditore alle Carceri del Lazio) e Fabio Cavalli (regista), saranno proiettate brevi clip di celebri film, da ‘Accadde al penitenziario’ di Giorgio Bianchi, con Aldo Fabrizi poliziotto penitenziario, a ‘Detenuto in attesa di giudizio’ di Nanni Loy, ‘Mary per sempre’ di Marco Risi, ‘Cesare deve morire’ dei fratelli Taviani, per arrivare all’attualità di ‘Viaggio in Italia – La Corte Costituzionale nelle Carceri di Fabio Cavalli, con la testimonianza di Giuliano Amato sull’incontro avvenuto nell’ “Isola Prigione” di Nisida con i ragazzi e le ragazze di camorra presenti nell’Istituto Penale per i Minorenni. L’ingresso al MAXXI è libero e con accreditamento obbligatorio all’Auditorium di Rebibbia scrivendo a rebibbiafestival@gmail.com.
Il 23 ottobre, alle ore 13 presso la Casa di Reclusione di Civitavecchia Passerini (via Tarquinia 20) ed il 25 ottobre alle ore 15 al MAXXI (via Guido Reni 4a) sarà presentato ‘Fortezza’, di Ludovica Andò ed Emiliano Aiello. Interamente girato all’interno della Casa di Reclusione di Civitavecchia, con protagonisti e co-autori i detenuti stessi, ‘Fortezza’ è la rilettura de “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati. Perfetta metafora dell’istituzione penitenziaria, la narrazione del film documenta la condizione carceraria, tra rassegnazione e speranza di riscatto. Nell’attesa vana di un nemico che non verrà, i militari si consumano tra il bisogno di dare un senso alla loro permanenza e la resistenza all’attrazione che questo luogo opera su di loro. Prodotto da Compagnia Addentro/Associazione Sangue Giusto in collaborazione con CPA-Uniroma3, con il supporto della Regione Lazio Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili Area Arti Figurative, Cinema, Audiovisivo e Multimedialità, con il patrocinio di Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, Asl Rm4, Comune di Civitavecchia, Fondazione Cariciv.
Il 24 ottobre, all’Auditorium di Rebibbia, alle ore 16, si terrà l’anteprima europea del docufilm per il canale franco-tedesco ARTE: ‘Prison de Rebibbia. L'évasion par le théâtre’, regia di Marie David. L’opera è basata sul lavoro teatrale di Laura Andreini Salerno “Istruzioni di volo”, con i detenuti-attori del Carcere di Rebibbia, produzione Hikari Corporate. Sarà presente la regista e l’intero cast con ingresso libero ed accreditamento obbligatorio a rebibbiafestival@gmail.com. Il 27 ottobre alle ore 16, all’Auditorium di Rebibbia, il Presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi incontrerà i detenuti e le detenute in occasione della presentazione ai reclusi – molti dei quali protagonisti – del ‘Viaggio in Italiaì – la Corte Costituzionale nelle Carceri di Fabio Cavalli, prodotto da Clipper Media con Rai Cinema. L’ingresso è libero con accreditamento obbligatorio a rebibbiafestival@gmail.com. Rebibbia Festival è promosso da La Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno, Fondazione Cinema per Roma, Provveditorato Regionale Carceri del Lazio, col sostegno di MiBACT e Regione Lazio. In collaborazione con Rai Cinema, Clipper Media, Hikari Corporate (Fr.) con il canale franco-tedesco ARTE. Grazie alla disponibilità della Corte Costituzionale.
A Rebibbia Femminile, il 26 ottobre alle ore 16 presso il Teatro della Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia (Via Bartolo Longo 92), in collaborazione con la XIV edizione della Festa del Cinema, la compagnia “Le Donne del Muro Alto” formata da attrici detenute presso la stessa Casa Circondariale Femminile, guidate dalla regista Francesca Tricarico, rende omaggio a Massimo Troisi. Con questo nuovo progetto l’associazione Per Ananke ha deciso per la prima volta di lavorare al suo consueto percorso teatrale con uno sguardo, più che attento, all’arte cinematografica, attraverso un testo, “Il Postino di Neruda”, che le detenute hanno sentito da subito molto vicino grazie alla versione cinematografica de ‘Il postino’. Mario Ruoppolo, il protagonista, sogna il cinema, sogna di evadere dalla sua quotidianità fatta di pesce e pescherecci, sogna l’amore, proprio come le detenute. Mario scopre che la poesia per rendere la sua vita meno grigia non è lontana, non lo è mai stata, è lì a portata di mano, nella sua isola, è dentro di lui, in ciò che sente. E così anche il carcere, con i suoi rumori, con le sue sbarre, con il suo grigiore diviene poesia nel sentire di queste donne. Neruda, nel film, porterà sempre con sé l’isola pur essendo stato per lui un periodo di esilio lontano da casa così come le detenute porteranno sempre con loro l’esperienza del carcere.
L'Associazione Per Ananke dal 2013 ad oggi ha fondato nella Casa Circondariale Femminile di Rebibbia due compagnie teatrali: Le Donne del Muro Alto (nella sezione alta Sicurezza) e Più Voce (nella sezione Media Sicurezza), seguite entrambe dalla regista Francesca Tricarico. Grazie al sostegno della direzione della Casa Circondariale di Roma Rebibbia Femminile, della Fondazione Cinema per Roma, della Regione Lazio, della Polizia Penitenziaria e dell'Area Pedagogica, insieme al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria. Info: info@ledonnedelmuroalto.it.
Infine, da non perdere: “Io mi riprendo: percorsi di formazione al linguaggio audiovisivo per adolescenti sottoposti a misure penali” , il giorno 23 ottobre alle ore 10 all’Auditorium Parco della Musica - AuditoriumArte. “Io mi riprendo”, giunto alla sua seconda edizione, è un progetto sostenuto dalla Fondazione Cinema per Roma in collaborazione con Arci Solidarietà Onlus, l’IT Roberto Rossellini di Roma e il Centro di Giustizia Minorile per il Lazio, Abruzzo e Molise e ha coinvolto dieci ragazzi e ragazze dai quattordici ai diciannove anni inseriti nel circuito penale. L’iniziativa è nata nell’ambito del progetto “Una chiave per il futuro”, finanziato dalla Tavola Valdese e finalizzato a realizzare percorsi di inclusione sociale, formativa e lavorativa per minori e giovani a rischio o già coinvolti nel circuito penale. Il percorso è stato anche quest’anno un’importante opportunità di carattere educativo e riabilitativo per i giovani beneficiari, attraverso un programma di inclusione ed espressione culturale, che ha costituito un punto di partenza e di ri-partenza, fornendo anche strumenti espressivi per rendere possibile un racconto alternativo della loro storia e delle loro vite. Il percorso formativo ha rappresentato per i ragazzi un’esperienza stimolante, sia per conoscere tecnicamente un lavoro e sia per realizzare un prodotto in grado di raccontare la complessità del mondo adolescenziale. Il progetto e i suoi risultati verranno presentati alla Festa del Cinema di Roma.
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