Mercoledi, 31/03/2021 - Raccontare storie per mezzo degli audiovisivi è stata per decenni un’esperienza preclusa alle donne di alcuni Paesi, mentre in altri apparentemente era consentito ma di fatto non certo favorito, a causa della scarsa consapevolezza e autostima delle donne stesse e della mancanza di opportunità per molte di loro: a tale scopo, per colmare l’enorme divario di genere nel campo dei media digitali e dei film, e per incoraggiarle nell'uso dell'espressione di sé, della narrativa e del giornalismo anche attraverso il cinema, per far sentire la loro voce e creare cambiamento sociale è nato il movimento ‘Women Through Film’.
Per aumentare l’apprezzamento e offrire sostegno al cinema indipendente tra il pubblico più ampio e per celebrare il lavoro delle registe donne, è nato cinque anni fa il Festival internazionale del cinema femminile pakistano (WIFF), che rappresenta l’iniziativa principale di ‘Women Through Film’.
Se il Covid-19 ha interrotto molte delle nostre attività quotidiane, pure la cultura dei Festival di cinema attraverso l’online è comunque prosperata e, per fortuna, i media digitali hanno aiutato anche il cinema a superare un anno impegnativo dando spazio a vivaci Festival cinematografici virtuali, accessibili al pubblico di tutto il mondo. Anche quest’anno pertanto si è deciso di realizzare - virtualmente per rendere la manifestazione sicura e accessibile a un più vasto pubblico - la quinta edizione del Women International Film Festival (WIFF), in due fine settimana consecutivi nella seconda metà di marzo 2021.
Il WIFF 2021 - nato nel 2017, fondato e curato dalla giovane Madeeha Raza - ha presentato alcuni dei film più risonanti e stimolanti realizzati da registe donne indipendenti di tutto il mondo, senza preclusione sugli argomenti e sui generi prescelti.
Nella selezione dei cortometraggi, provenienti da tutto il mondo, l’unica opera italiana è ‘Girls Talk About Football’, scritto e diretto dalla giovane Paola Sorrentino, che racconta cosa significhi essere una ragazza in in mondo dominato da ragazzi, attraverso le storie di sei giovani che condividono le proprie esperienze giocando a calcio femminile, in uno sport dominato dagli uomini. Le storie sono raccontate con diverse tecniche di animazione per esplorare varie possibilità narrative.
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