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Quotidiano donna, Lettera di Monica Cirinnà alla Sindaca di Valnegra ed altro...

Quotidiano donna, Lettera di Monica Cirinnà alla Sindaca di Valnegra ed altro...

Commissione delle Elette di Roma Capitale - Elisa Salvati “Donne senza veline” (ed Teseo) su 'Quotidiano Donna', Lettera aperta di Cirinnà alla Sindaca di Valnegra, Giunta Capitolina: 50 e 50 su tutte le nomine, le 'Parole-mele' delle Donne di Carta

Giovedi, 05/04/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2012

L’EQUA RAPPRESENTANZA DI GENERE… VALE PER TUTTI
Lettera aperta alla Sindaca di Valnegra

Valnegra, piccolo comune lombardo in alta Val Brembana, è amministrato da una giunta di sole donne. Dopo le polemiche (anonime) per la nomina di un superconsulente uomo (senza paga) da parte della Sindaca, occorre una riflessione sul significato dell’art. 51 della Costituzione.

Gentile Sindaca di Valnegra, Virna Facheris 

leggo sul Corriere della Sera: “se non fosse per le donne Valnegra sarebbe un paese fantasma”, e mi viene da aggiungere che se non fosse per le donne anche l’Italia sarebbe un paese fantasma. Sono le donne i veri ammortizzatori sociali di questo paese squassato dalla crisi: siamo noi che teniamo insieme con enorme fatica lavoro e doveri di cura, desiderio di famiglia e carriera, necessità dei figli e accudimento dei genitori anziani, senza alcun sostegno del sistema del welfare locale e nazionale.

E anche voi, donne di Valnegra con il vostro impegno politico, ne siete la prova provata, visto che vi siete messe in gioco per tenere in vita il vostro paese. Le scrivo quindi per esprimerle tutta la mia solidarietà a fronte dell’attacco anonimo (e questo già basterebbe a qualificarlo) che le viene portato solo per aver nominato, peraltro a titolo gratuito, un consulente uomo. Non vedo alcun tradimento “dell’orgoglio femminile” in questa sua azione, peraltro motivata dalla qualità e dalle competenze di Mauro Begnis. Ecco è proprio qui la questione, nel reclamare pari opportunità ed equa rappresentanza di genere nei luoghi decisionali della politica siamo proprio noi donne che affermiamo, contro il concetto di quantità e di quote, quello invece di qualità e di competenza delle persone prescelte. Ciò comporta automaticamente l’applicazione capovolta di questo principio davanti allo squilibrio di un genere verso l’altro. Tutte le recenti sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato richiamano al principio di pari opportunità previsto dall’art. 51 della Costituzione tendente a garantire il rispetto della presenza di entrambi i generi negli organi esecutivi.

Le giunga quindi il mio plauso per aver agito nel pieno rispetto della norma costituzionale e i miei migliori auguri perché possa proseguire insieme, a quelle che qualcuno ha definito “le sue ragazze” nel lavoro prezioso che affronta con competenza ed umiltà, proprio quell’umiltà che consente a noi donne della politica, non omologate al modello maschile di onnipotenza, di chiedere aiuto e sostegno quando non arriviamo con le nostre forze. La capacità di saper fare squadra è una forza, le auguro di mantenerla. Buon lavoro. 

Monica Cirinnà

 

 

Le sentenze sulle quote femminili negli organi esecutivi degli Enti Locali

È stato questo il tema della relazione di Monica Cirinnà, Presidente della Commissione delle elette di Roma Capitale, per l’incontro “Sentenze virtuose per le Pari Opportunità” tenutosi nell’ambito del programma dell’Ufficio del Parlamento Europeo “L’Europa è per le donne”. Il workshop, proposto da EUDIF ITALIA, ha approfondito importanti sentenze sulle liste elettorali e la rappresentanza di genere, sull’accesso agli impieghi e agli incarichi nelle P.A. e le pronunce dei Tribunali Amministrativi relative alle Giunte Comunali e Provinciali.


 


 

 

La magia e il valore dei libri


Parole-mele” e mele vere DOC sono state donate ai/alle passanti in collaborazione con la Commissione delle Elette e con Met.Ro nell’ambito dell’iniziativa dell’associazione “Donne di Carta” lo scorso 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Cultura diffusa all’interno di alcune stazioni metropolitane di Roma, attraverso la voce di lettori e di lettrici comuni che imparano a memoria brani, capitoli, frasi, da portare in giro a voce alta.

  


  

BOX 3

 

Giunta Capitolina: 50 e 50 su tutte le nomine

Maria Gemma Azuni e Monica Cirinnà hanno lanciato un appello alle donne e alle Elette del centro destra affinché “facciano sentire forte la loro voce per rivendicare quei diritti di rappresentanza universalmente riconosciuti e non prerogativa di una sola parte politica. Alla Consigliera Mennuni, titolare alla delega delle pari opportunità, chiediamo almeno per una volta di volere esercitare questa delega. Chieda al Sindaco per quale motivo ritenga tutte le donne della sua coalizione incapaci di ricoprire il ruolo di Assessore; se non vuole candidare se stessa almeno si attivi per proporre una rosa di nomi o altrimenti rinunci alla delega. Il nostro ultimo triste pensiero va alle due Assessore beneficiarie di tale ruolo grazie al nostro precedente ricorso. Non comprendiamo l’assordante silenzio, che dimostra la loro totale omologazione ad un modello maschile e maschilista di politica che certamente non aiuta il percorso di tutte le donne nella richiesta di pari dignità e opportunità. È evidente che davanti al comportamento inqualificabile del Sindaco ci vedremo costrette a riproporre il ricorso, poiché la via giudiziaria alle pari opportunità a Roma rimane l’unica praticabile.”

 

 

Quotidiano Donna

 

Presentato il 3 aprile scorso (Roma, Casa Internazionale delle Donne: ‘L’informazione e le sfide del movimento femminista attraverso le pagine di Quotidiano Donna’) il libro di Elisa Salvati Donne senza veline” (ed Teseo) è dedicato a ‘Quotidiano Donna’, settimanale femminista diretto da Emanuela Moroli che uscì dal 6 maggio 1978 al 4 dicembre 1981, con ulteriori due numeri speciali il 5 marzo 1982 e l’8 marzo 1983. Sulla prima pagina del primo numero di ‘Quotidiano Donna’ si legge una vera e propria dichiarazione programmatica: “E adesso facciamo un giornale tutte insieme. Non più una divisione di ruoli tra giornaliste e lettrici, ma una partecipazione corale: vogliamo l’impossibile e ci proviamo”. Scrive Elisa Salvati: “Il salto di qualità di Quotidiano Donna sta nel tentativo di voler eliminare qualsiasi barriera tra chi fa e chi legge il giornale, contro un sistema che continua ad offrire un’immagine riduttiva delle donne”. “Non è casuale l’evidente ritorno di interesse per il femminismo degli anni Settanta - ha affermato Monica Cirinnà, Presidente della Commissione delle Elette di Roma Capitale alla presentazione del volume -. I fatti che toccarono e svegliarono in quegli anni le coscienze delle giovani donne, italiane e non, le loro aspre contestazioni e il loro scontrarsi, anche fisicamente, contro un sistema ‘tradizionale’ che poneva la donna in una condizione di estrema emarginazione morale, economica e sessuale paiono riaffacciarsi con forza, facendo sì che oggi quelle stesse donne, le loro figlie e nipoti, si trovino a fare i conti con molti di quei vecchi problemi ancora irrisolti. Nonostante le importanti battaglie femministe vinte nel corso degli anni, i problemi che ancora schiacciano le donne a terra come macigni possiamo leggerli nelle pagine di ‘Quotidiano Donna’, a testimonianza che molto ancora c’è da fare. Pagine allo stesso tempo inquietanti e illuminanti, molte delle contraddizioni di allora sono sicuramente ancora vive e dobbiamo ringraziare Elisa Salvati per questo lavoro che non solo ci informa su una stagione così vicina e così importante, ma ci fa vedere meglio i nostri giorni”.



 

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