Cavezzo, Nobel in mostra - "Donne che nel Novecento", una mostra foto-biografica presenta figure che hanno avuto un ruolo nel secolo scorso
Ferraguti Isa Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006
Con il loro agire, pensare, inventare hanno segnato il Novecento portando nel secondo millennio una diversa concezione della donna nella società. E' questo il pensiero che ha guidato Milena Castellazzi, curatrice della mostra di Cavezzo (Mo) che l'Udi ha voluto organizzare per l'8 marzo. Il percorso di immagini di donne che hanno dedicato la loro vita alla ricerca scientifica, alla medicina, alla politica, all’impegno per la pace è affascinante. Di particolare efficacia i pannelli dedicati alle donne Nobel del Novecento, premio istituito dal 1901 e attribuito ai più meritevoli contributi nei settori della pace, della fisica, della chimica, della medicina, della letteratura. Dal 1969 si è aggiunto il premio Nobel dell’economia di cui però sino ad oggi nessuna donna è stata insignita. Dal 1901 al 2000 i Nobel sono stati ben 634 e soltanto 30 sono andati alle donne, di cui 12 sono stati divisi con degli uomini. Dei 30 premi Nobel femminili, 10 hanno riguardato la pace, 9 la letteratura, 6 la medicina, 3 la chimica, 2 la fisica. La prima Nobel della pace fu la baronessa Bertha Sophie Felicita (1905), l’ultima Jody Williams (1997), passando per Madre Teresa di Calcutta (1979), Rigoberta Menchù Tumm (1992). Le Nobel della letteratura sono state Grazia Deledda (1926), Wislawa Szymborska (1996), passando per Nadine Gordimer (1991), Gabriela Mistral (1945), Nelly Sachs (1966). Le Nobel in Medicina sono: Gerty Theresa Cori (1947), Rosalyn Yalow (1977), Barbara MeClintoch (1983), Rita Levi-Montalcini (1986), Gertrude B. Elion (1988), Cristiane Nusslein-Volhard (1995). Le Nobel in chimica: Marie Curie (1911), Irene Joliot-Curie (1935), Dorothy Crowfoot Hodghin (1964). Milena Castellazzi ha presentato i profili di donne che a suo avviso meritavano con un elenco di tutto rispetto che va da Rosalind Franklin (medicina, DNA) a Chien-Shing Wu a Freda Westhoff (fisica). Da Margherita Hach (astronomia) a Wandana Shiva (ecologia) a Ada Byron (informatica). Simone de Beavoir, Simone Weil, Margherite Yourcenar, Erika Jong, Luce Irigaray alcune di quelle citate per la letteratura. I pannelli della mostra non erano né appesi alle pareti, né poggiati su appositi cavalletti bensì disposti sulle sedie nella sala consiliare. Scelta imposta dalle scarse risorse o improvvisazione per un ritardo? Netta la risposta delle amiche dell'Udi: il problema risorse esisteva, ma la scelta delle sedie è stata una provocazione dettata da una speranza: segnalare la scarsa presenza di donne nel consiglio comunale con l'auspicio che quelle sedie alle prossime amministrative possano essere occupate da donne in carne ed ossa.
(30 aprile 2006)
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