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QUELLA SORGENTE, A LOURDES

QUELLA SORGENTE, A LOURDES

L'abitudine a collegare sorgenti e presenze sovrumane è costante quindi nelle culture. Con questa ricchezza evocativa, riscopriamo come a Lourdes, a Bernadette, la Madonna chiese di scavare davanti alla grotta per trovare l’acqua

Mercoledi, 08/02/2017 - QUELLA SORGENTE, A LOURDES

«Andate a bere alla sorgente e lavatevi»: chiese la Madonna a Bernadette Soubirous nel febbraio 1858. A

Lourdes l’acqua scorre dappertutto: nel fiume Gave, nelle fontane, nelle piscine. Ma perché a Lourdes è cosi

presente l'acqua? Se l’antropologia culturale ha evidenziato come in tutte le religioni sia presente il carattere

fertilizzante dell’acqua, creatrice di vita e quindi associata alla fecondità femminile, già nell'Antico

Testamento, fin dalla creazione del mondo, lo Spirito (ruah, termine femminile) aleggia sulle acque.

L'abitudine a collegare sorgenti e presenze sovrumane è costante quindi nelle culture. Con questa ricchezza

evocativa, riscopriamo come a Lourdes, a Bernadette, la Madonna chiese di scavare davanti alla grotta per

trovare l’acqua: Ella non fece sgorgare dal nulla una sorgente, ma indusse Bernardette a scoprirla. Forse

perché in ogni persona c’è una sorgente nascosta da scoprire: l’immagine e somiglianza con Dio, ricoperta e

sporcata dal peccato. Tutte le prime guarigioni di Lourdes sono collegate all’acqua di Massabielle,

ma Bernadette stessa mise in chiaro le cose: quest’acqua non servirà a niente senza la fede e la preghiera.

Non ha poteri miracolosi, e tuttavia il Signore può utilizzarla come segno della sua opera. Non è stato Lui

che per intercessione della madre cambiò l'acqua in vino, che parlò di acqua viva con la Samaritana e inviò il

cieco nato a lavarsi alla piscina di Siloe? I miracoli di Lourdes sono un segno offerto a tutti, miracolati e non

miracolati, della “vera” guarigione. Certamente Lourdes è un appiglio provvidenziale, cui possiamo

aggrapparci per rinsaldare la nostra fede, una "maniglia" che possono stringere anche quelli che dubitano o

sono in ricerca. Basti pensare che presso il Santuario di Lourdes si trova il

Bureau des constatations médicales (Ufficio delle constatazioni mediche), cui sono invitati a partecipare

medici di qualsiasi convinzione religiosa, e che esamina i casi di presunte guarigioni miracolose che vengono

definite inspiegabili secondo le attuali conoscenze scientifiche; in seguito, dopo altre valutazioni, la Chiesa

cattolica può affermarne il carattere "miracoloso" . E fanno riflettere i casi di due eminenti scienziati quali:

‐Alexis Carrel , premio Nobel per la medicina che, da agnostico, si recò a Lourdes nel 1903 come

medico al seguito di un treno di ammalati e qui si convertì dopo essere stato testimone oculare della

guarigione inspiegabile di una giovane donna malata terminale; ‐Luc Montagnier, direttore dell’Istituto

Pasteur, scopritore del virus dell’HIV, premio Nobel per la medicina, che ha scritto:« Riguardo ai miracoli

di Lourdes che ho studiato, credo effettivamente che si tratti di qualcosa non spiegabile…io non mi spiego

questi miracoli, ma riconosco che vi sono guarigioni non comprese allo stato attuale della scienza>>. Se

confrontate all’enorme numero di pellegrini, le 69 guarigioni inspiegabili “ufficializzate” sono rare ed è

inesplicabile, alla ragione umana, il criterio d’elezione dei miracolati: furono guariti dei ricchi invece che dei

poveri; vi fu chi guarì prodigiosamente per poi morire dopo in un banale incidente. Ciò sta a significare che

quei prodigi sono un mero segno che rimanda alla vera guarigione offerta qui non a a pochi, ma a tutti: " Chi

beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete . Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una

sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,13-14) .

ANNA ROTUNDO

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