Lavoro/ Commissione europea - Sono le italiane le più discriminate in Europa secondo i dati dell’analisi “Occupazione in Europa nel 2005”
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2005
L’Italia rimane il Paese europeo con maggior disparità tra i sessi, nonostante un miglioramento nell’occupazione. Questo è il triste primato che emerge dal rapporto della Commissione Europea ed intitolato Occupazione in Europa nel 2005.
Dalla ricerca si evince che dal lancio della Strategia di Lisbona, i maggiori miglioramenti nel tasso globale di occupazione si sono verificati in Italia, Lettonia e Spagna, con un incremento di circa 4-5 punti percentuali.
Dalla metà del 1995, l’andamento dell’occupazione in Italia è stato particolarmente favorevole e nel 2004 è salito dell’1,5%. Sempre secondo il rapporto, l’Italia e la Spagna sono i Paesi che hanno registrato i maggiori miglioramenti nella situazione del mercato del lavoro tra il 2000 e il 2004: in questo quadriennio infatti, l'occupazione è aumentata rispettivamente di 1,5 milioni e 2,4 milioni, a fronte di 0,8 milioni della Francia e 0,9 milioni della Gran Bretagna.
Nonostante questa crescita, accompagnata da un aumento dei posti di lavoro per coloro che rientrano nel gruppo primario di occupazione, le donne italiane, insieme a quelle greche e spagnole, rispetto al resto d'Europa, mostrano le maggiori differenze tra sessi.
Il rapporto sottolinea ancora come la disparità tra i tassi di attività di uomini e donne siano di circa 20-25 punti percentuali. Con un tasso di occupazione al 57,6%, l'Italia è di oltre 12 punti percentuali sotto l'obiettivo del 70% fissato dalla Strategia di Lisbona per rilanciare la competitività europea.
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