Imprenditrici a Viterbo - Un laboratorio artigiano nella Tuscia, un'impresa al femminile che attinge dalla storia e valorizza le competenze
Domenica Ricci Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2007
Sono quattro, "come i quattro elementi: aria, acqua, fuoco, terra indispensabili alla realizzazione del miracolo ceramico”. Le imprenditrici di Artistica Laboratorio di Ceramica Studio D’Arte e Restauro, nel cuore del centro medievale di Viterbo, ogni giorno dal 1999 condividono aspettative, gioie ed emozioni sia professionali che personali. Si sono specializzate nelle riproduzioni dell’antica e pregiata ceramica del Medioevo viterbese: la “Zaffera”. Il laboratorio crea inoltre meravigliose riproduzioni d’autore su frammenti di peperino smaltato, pietra locale di origine vulcanica; personalizza complementi d’arredo e recupera, con il restauro, il legno laccato e dorato. I pezzi riprodotti si fregiano del marchio collettivo “Tuscia viterbese”, oltre che di riconoscimenti pubblici. Daniela Lai, Presidente provinciale del Cna artistico e tradizionale della Provincia di Viterbo, si occupa della parte tecnica e chimica sperimentale, recuperando un impasto che ha permesso la realizzazione della “Zaffera” nel laboratorio.
Daniela, lei è Presidente provinciale del Cna artistico e tradizionale della Provincia di Viterbo, cosa le ha insegnato il lavoro della ceramica e quali difficoltà avete incontrato?
Inizialmente mi affascinava la magia di un pezzo ceramico finito e questo mi ha spinto ad approfondire i miei studi. La ceramica oltre ad essere un’arte è una disciplina che educa e impone dei tempi da rispettare.. come nella gestazione, nei rapporti umani.. insomma nella quotidianità. Ognuna di noi, con il proprio bagaglio culturale, ha contribuito in modo determinante alla formazione professionale delle altre. Inizialmente la paura era legata più al fattore emotivo: la paura di non farcela legata al nuovo. Poi la determinazione e la passione sono stati determinanti per il successo professionale di tutte.
Maria Grazia Vanni è specializzata nel restauro dei mobili laccati e della ceramica antica e moderna. Come siete nate?
Siamo partite con un finanziamento regionale della legge n. 29 del 1996, poi ci abbiamo messo tanta passione e le competenze. Per me il restauro è come ridare vita agli oggetti, che hanno quasi sempre un grande passato “emotivo” che io vivo quasi in simbiosi indipendentemente dal loro valore.
Franca Biritognolo si occupa del restauro e personalizzazioni artistiche, cura la parte pittorica della ceramica. Cosa le piace di questo lavoro e come concilia il ruolo di mamma?
Sono partita dal restauro della ceramica con dei corsi specifici sia per il restauro scientifico che pittorico, poi ho imparato le tecniche di decorazione. Dipingendo la ceramica mi sono accorta che mi appassionava di più la parte pittorica che, quella decorativa e tecnica del restauro. Amo il mio lavoro, quindi non ci sono rinunce, ma solo accettazioni dei miei diversi ruoli con amore incondizionato.
Attenta realizzatrice di frammenti d’autore della “Zaffera”, come si è avvicinata a questo lavoro Cinzia Chiulli?
Sono partita con una formazione artistica perché era nella mia natura. Dopo avere studiato architettura mi sono resa conto che avevo un vuoto che ho colmato riavvicinandomi alla materia. Da lì è stato un crescendo tecnico e professionale che, mi ha posta nella condizione di risolvere le diverse problematiche in base alle esigenze quotidiane. Questo lo considero un mio traguardo.
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