Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2005
Parlare di “Azioni Positive” e dell’obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di predisporre “Piani di azioni positive” volti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne. Questo l’obiettivo del convegno organizzato nel dicembre scorso dalla Consigliera di Parità regionale con il patrocinio del CELVA (Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta) e dell’ ARESCO (Associazione Regionale Segretari Comunali). “Stilare un piano di azioni positive non significa fare una lista di buoni propositi - ha dichiarato Antonella Barillà – ma progettare un piano triennale forte e solido che tenga conto delle effettive esigenze delle lavoratrici/tori, comprendere i loro bisogni riguardo la flessibilità e la conciliazione degli orari, analizzare gli avanzamenti di carriera oppure la partecipazione ai corsi di formazione. Tale impostazione è il punto di partenza per affermare il valore sociale della maternità, dare risposte concrete a problemi reali quali la dequalificazione del lavoro delle donne e la loro minor retribuzione, la conciliazione della vita professionale con quella familiare”.
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