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Quando le donne non avevano diritti

Quando le donne non avevano diritti

Ognuna di noi dovrebbe far suo il libro di Emilia Sarogni, 'La donna italiana, 1861- 2000, il lungo cammino verso i diriti', perchè nulla di ciò di cui oggi godiamo, venga considerato CADUTO DAL CIELO

Mercoledi, 05/01/2011 -
La ricerca dei regali di Natale anche questo anno mi ha portato tra gli scaffali delle librerie - un luogo che amo particolarmente - a scorrere le ultime novità letterarie ed i mille generi...quando ho incontrato LUI, il libro che poi ho acquistato per me - come al solito! - il cui titolo " La donna italiana, 1861-2000, il lungo cammino verso i diritti" scritto da Emilia Sarogni, edito Net, non poteva non conquistarmi! Quelle 200 pagine, e poco più, le ho letteralmente fagocitate in una giornata, rendendomi conto - ahimè amaramente - che in verità ben poco sapevo della storia sui diritti della donna italiana ed il difficile percorso dalla stessa compiuto per vedersi riconosciuti i diritti base del vivere civile nonchè quelle pari opportunità, di cui oggi tanto si discute, spesso più per darsi un tono che per altro...Iniziamo dall'autrice dell'opera, Emilia Sarogni, che dopo una laurea in legge e scienze politiche, vincerà il concorso per ricoprire ( e sarà la prima donna a farlo) la carriera direttiva al Senato...e parliamo degli anni '70. L'arco di tempo da lei preso ad esame inizia dal 1861, quegli anni sessanta dell'800 che vedranno l'unificazione del nostro paese e la promulgazione del codice civile italiano, del 1865, nel quale si comincieranno ad abbandonare i retaggi culturali e politici del diritto romano, delle consuetudini barbariche, per le quali la Donna aveva soprattutto un valore economico: il padre, difatti, riscuoteva il prezzo della figlia che dava in sposa al marito! Proseguendo nella mia avida lettura m'imbatto nell'impegno di Anna Maria Mozzoni, per l'emancipazione della donna "un personaggio risorgimentale, repubblicana e mazziniana" -come viene descritta- che non farà fatica a cogliere la dissonanza tra il parlare di diritti civili, da una parte, ed il vedere le porte chiuse- alle donne- per quei medesimi diritti! Sarà di fatti proprio Lei ad essere convinta che " la donna non sarà mai veramente l'angelo del focolare fino a quando la legislazione, i costumi, lo sfruttamento sul lavoro, la terranno subalterna".

Non voglio svelarvi oltre, di questo srtaordinario libro, perchè immagino siate già con la borsa in mano, pronte ad andare nella vostra libreria di fiducia a cercare, tra gli scaffali..ansiose di conoscere quali altre donne hanno combattuto per noi, offrendoci la possibilità di varcare la soglia di quelle porte, un tempo, per ognuna, inaccessibili....

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