Strategie private - 'questo modello di rapporto con il Capo è un po’ troppo incombente e limitante della mia libertà personale'
Melchiorri Cristina Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2007
Gentile dottoressa, sono una ragazza di 26 anni appena laureata in scienze informatiche e, dopo un colloquio introduttivo, sono stata assunta in un’azienda di software e sono molto soddisfatta.
Vorrei chiederle un parere: nella società per la quale lavoro, azienda piccola e caratterizzata da personale prettamente giovane, l’atmosfera è informale, grazie anche al fatto che il “Capo”, instaura con tutti un rapporto amichevole, anzi oserei dire troppo amichevole.
È trattato dai collaboratori come un amico e in effetti ho scoperto che tutti trattengono con lui rapporti extra-lavorativi: pranzano insieme durante le feste, passano insieme le domeniche e, spesso, anche le vacanze.
Secondo me questo modello di rapporto con il Capo è un po’ troppo incombente e limitante della mia libertà personale, almeno fuori dall’attività lavorativa.
Non vorrei partecipare a tutti gli incontri che si fanno fuori dal lavoro, ma ho paura che non partecipando alla vita di gruppo, verrò tagliata fuori e, magari con il tempo, anche emarginata.
È un dilemma per me non avere nessun tipo di privacy durante la giornata, tutti si raccontano tutto anche nei particolari più intimi. Io non sono così aperta nel confidarmi con persone che conosco poco al momento, ma in ogni caso non mi sembrerebbe giusto “mettere in piazza” i miei problemi o le mie situazioni.
Cosa mi consiglia? Qual è l’atteggiamento migliore per poter mantenere la mia posizione senza creare tensioni all’interno del Team?
Mi rendo conto che la mia è una richiesta insolita: spesso nei luoghi di lavoro c’è molta freddezza, al contrario del mio caso c’è, se posso dirlo, fin troppo calore.
Lettera firmata
Cara lettrice, credo che il problema non sia il calore delle relazioni sul lavoro, ma piuttosto una certa mancanza di limiti nei rapporti interpersonali tra i vari membri della società.
Immagino che siate tutte persone giovani e che anche il Capo sia abbastanza giovane, se non di età anagrafica, almeno di età psicologica. È necessario avere un certo distacco che non sia puro formalismo all’interno dei luoghi di lavoro per permettere ai vari rapporti di poter crescere con il tempo e con le esperienze che si maturano insieme.
All’origine di questa situazione potrebbe esserci la personalità del tuo Capo che potrebbe non essere ancora maturo per questo ruolo e, attraverso la relazione amichevole, riesce ad ottenere i consensi dei collaboratori. Questo è sinonimo di immaturità, perché nel mondo del lavoro prima di tutto vengono le competenze di ognuno, che sono fondamentali, e poi viene il rapporto di amicizia, che però non può “invadere” la sfera privata soprattutto al di fuori degli orari di lavoro.
Quando non vuoi partecipare alle occasioni di ritrovo dell’azienda, potresti utilizzare qualche scusa, come ad esempio un eventuale fidanzato.
Ci sono ambienti di lavoro più creativi di altri: nella moda, nella pubblicità e nelle aziende giovani vige, quasi sempre, un clima friendly che incita le persone ad un rapporto interpersonale più fluido e aperto, che comunque non deve mai sconfinare al di fuori della scelta personale di volersi frequentare liberamente.
Puoi tranquillamente mantenere una certa riservatezza e mantenere una certa distanza dai colleghi, sempre con cortesia, fino a che non avrai scelto TU con chi vuoi instaurare un rapporto più profondo. Non temere per il tuo incarico e mantieni sempre la tua professionalità alta, continua a svolgere il tuo lavoro con diligenza e passione, le tue competenze sono valori che non possono e non devono essere sostituiti dagli incontri extra lavorativi.
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