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Quando la memoria è generativa

Quando la memoria è generativa

Siena ricorda - Carte, immagini e storia attraverso l’Udi e ‘noidonne’ in una mostra e un convegno: dal 13 al 27 novembre

Lorini Elettra Martedi, 10/11/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009

A Siena, in una stanza all'ultimo piano di uno storico edificio, in grossi faldoni su scaffali metallici, sono raccolte carte, foto, opuscoli, quaderni che raccontano tante storie: è l'archivio dell'UDI.

Un gruppo di donne di diverse generazioni ed esperienze da circa un anno ha preso ad interrogarsi sul presente e sulle prospettive delle donne nel nostro paese proprio attraverso il confronto con queste carte.

Oggi dal loro lavoro scaturiscono una mostra ed un convegno, che chiamano altre ed altri a dialogare con la storia delle donne e con i loro movimenti, per attualizzarla e per trarre linfa per nuove prospettive di impegno civile. Grazie ad un finanziamento della Provincia di Siena è inoltre in corso l'informatizzazione dell'archivio, che sarà messo on line in corrispondenza degli eventi di novembre e consentirà quindi anche a chi non vive nel territorio senese di fruirne.

“Le carte parlano” è il titolo scelto per la mostra, ad indicare l'immediatezza comunicativa che è emersa dal confronto con l'archivio. Le carte sono infatti capaci di raccontare e descrivere la vita quotidiana così come le grandi battaglie per conquistare diritti mai definitivamente acquisiti, pongono interrogativi, suggeriscono strategie e metodi di lavoro, aiutano ad ironizzare, ma anche a riconoscere i valori fondamentali, stimolano proposte ed iniziative perché davvero “La memoria è generativa”, come si discuterà nel convegno conclusivo.

Con questi eventi il gruppo intende anche portare un contributo alla discussione in atto sulla donna nel nostro paese oggi. Il processo che si propone è quello che parte dalla riflessione su di sé - intesa come sguardo indiretto, capacità di prendere le distanze - per sviluppare percorsi di consapevolezza e comprensione. L'obiettivo è quello di contribuire così ad un rafforzamento della soggettività e al tempo stesso dell'autorevolezza, attraverso la capacità di formulare significative prospettive per il futuro.

La stessa organizzazione della mostra risponde alle finalità proposte: l'allestimento sarà curato in modo da offrire spunti di riflessione, ma anche stimoli emozionali, perché davvero la visita costituisca un'esperienza a tutto tondo. L'organizzazione dei materiali non sarà lineare, come lineare non è stato e non è il cammino per affermare il valore e la dignità delle donne, dove un tema rinvia ad un altro nel disegnare il senso del percorso fatto e della complessità del divenire: così ad esempio parlare di sessualità rinvia inevitabilmente ai temi della famiglia, della salute, della maternità, del lavoro, dei servizi, della cultura, dell'immagine... L'esposizione dei materiali tenderà piuttosto a far emergere alcuni focus: il “divenire di un'identità” che si definisce in un complesso sistema di relazioni tra donne e tra donne e uomini; il “diritto ad esserci” come impegno per la conquista di condizioni e servizi che tengano conto della presenza e della soggettività femminile; le passioni e i valori che mobilitano le migliori energie; il modo di lavorare e attraverso questo l'organizzazione, i linguaggi, la trasmissione della memoria.

Le sollecitazioni che le organizzatrici si propongono di offrire con la scelta dei materiali sono diverse: troveremo in mostra carte e immagini che parlano di momenti e temi fondamentali della storia del nostro paese: le lotte contadine, il diritto di famiglia, il divorzio, l'aborto, il lavoro, la scuola... ma a fianco anche testimonianze meno note ma non per questo meno interessanti nella ricostruzione della memoria: i pacchi della befana, le richieste per garantire il bicchiere di latte ai bambini che frequentano l'asilo UDI, le feste di “Noi donne”, le sfilate di miss sartina...

Il contributo di studio e di riflessione che le donne che si sono incontrate all'Archivio dell'UDI intendono lasciare non si esaurisce con i due eventi: in occasione della mostra sarà presentato anche il lavoro del gruppo che analizza battaglie e risultati delle donne nel contesto della storia locale e il confronto con la situazione presente, in modo che comunicazioni ed interventi nel convegno abbiano una solida base di dati e riflessioni su cui basarsi.

La mostra “Le carte parlano” si terrà a Siena, ai “Magazzini del sale” nella prestigiosa sede del Palazzo Comunale dal 13 al 27 novembre, il convegno “La memoria è generativa” si svolgerà il 27 novembre in Palazzo Patrizi.



(10 novembre)

 

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